• DAL MONDO

Elezioni Hong Kong, vittoria schiacciante per i democratici anti-governativi

Dopo cinque mesi turbolenti nei quali il governo di Pechino ha represso nel sangue le proteste dei manifestanti, tra lacrimogeni, manganellate e addirittura colpi di pistola, gli elettori di Hong Kong hanno appena scritto una pagina storica per la democrazia del Paese.

Le urne hanno stabilito che i candidati pro-democrazia, alle elezioni distrettuali, sono riusciti a conquistare quasi il 90% dei seggi, 396 sui 452 in palio e con un affluenza record, pari al 71,2% degli aventi diritto, contro il 47% delle elezioni precedenti datate 2015. Candidati che sono stati in grado di conquistare la vittoria in tutti i 18 distretti della città.

Un risultato che rappresenta un duro colpo per il governo centrale di Pechino e che secondo molti è figlio “della disaffezione da parte della gente per l’attuale situazione e i profondi problemi della società“. La governatrice filocinese Carrie Lam, spesso nel mirino delle proteste degli ultimi mesi, ha dichiarato che il governo locale rispetterà l’esito delle urne, inoltre ascolterà “umilmente i cittadini” e “rifletterà seriamente” sul risultato del voto.

Meno accomodante il commento del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che dopo l’esito del voto ha affermato: “Qualunque cosa accada, Hong Kong fa sempre parte della Cina e ogni tentativo di creare caos o mettere a repentaglio prosperità e stabilità non avrà successo“. Il ministro nella giornata di ieri aveva incontrato a Tokio il Primo ministro giapponese Shinzo Abe, che aveva sottolineato come “Hong Kong sia un partner estremamente importante con cui abbiamo relazioni economiche strette e scambi personali“.

(Twitter)

Da Pechino non arrivano segnali di distensione in quanto da alcune dichiarazioni ufficiali traspare la ferrea volontà di continuare a sostenere il capo dell’esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, nonostante la vittoria dell’opposizione democratica alle elezioni locali di domenica. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha ribadito la determinazione di Pechino di “opporsi alle interferenze di qualche potere straniero negli affari di Hong Kong“, in più dalla Cina sottolineano “l’importanza di una Hong Kong libera ed aperta che prosperi nel quadro del principio un paese due sistemi”

Risultati elettorali che si ripercuotono positivamente sui mercati: all’avvio della borsa di Hong Kong l’indice Hang Seng guadagna oltre l’un percento.

Carlo Saccomando

Tags

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

Articoli correlati