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Elio e le sue multiple personalità festeggiano 60 anni: auguri

Elio festeggia i suoi 60 anni e gli auguriamo di farci divertire per tanto tempo ancora.

Difficile definire Stefano Belisari, con poche parole, la prima cosa che viene in mente sono le sue sopracciglia vistose ma tutti lo conosciamo come leader e frontman del gruppo musicale Elio e le storie tese.

Nato a Milano il 30 luglio del 1961, non tutti sanno che ha frequentato il Conservatorio, diplomandosi in flauto traverso, per poi laurearsi in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, ma la sua natura istrionica ed artistica lo porta ben presto a creare nel 1979 il gruppo musicale Elio e le storie tese.

Eclettico, creativo, bizzarro e surreale

Creativi e comici, i loro testi sono il risultato di un’attenta osservazione della vita di tutti i giorni, una realtà sociale che a volte diventa motivo di scherno, per giochi linguistici e rime che diventano subito tormentoni sulla bocca di tutti. L’inizio del loro successo è a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 ma la partecipazione al Festival di Sanremo nel 1996 con ‘La terra dei cachi segna un momento indimenticabile.

Conduttore radiofonico a Radio Deejay, collabora con molti artisti di grande calibro tra cui Paolo Conte, Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Giorgia, Gianni Morandi, Eugenio Finardi, Antonella Ruggero, Pierangelo Bertoli, Irene Grandi, Max Pezzali, Claudio Bisio, Riccardo Fogli, Edoardo Vianello, Laura Pausini e Raffaella Carrà; produce quasi tutte le sigle per la trasmissione televisiva ‘Mai dire Gol’ di cui diventerà ospite fisso nel 2001. Ma non solo, anche in ‘Quelli del calcio‘ lascia una sua traccia. Difficile contenerlo, non si ferma, Elio, e partecipa ad opere teatrali come ‘L’opera da tre soldi’ di Bertolt Brecht ed il musical di Lina Wertmuller ‘Storia di Amore e di Anarchia’.

La sua voce così particolare lo porta ad essere un apprezzato doppiatore ed a partecipare a diversi programmi televisivi tra i quali quelli firmati da Serena Dandini, trasmessi dalla Rai e da La7. Lo conoscono tutti a Milano, fin dall’inizio, e nei suoi locali Elio e le Storie Tese cantano la realtà sociale con quel modo ironico e divertente, pur toccando argomenti che stravolgono a loro immagine.

E funziona, perché tutto prende una dimensione eclettica, bizzarra, che parte dal sociale e viene ampliata dalla musica; diventa satira politica e con l’abile uso delle parole riescono a dire anche quello che non si potrebbe. Ci vuole intuito ed intelligenza, mente vivace ed autoironia, perché fare improvvisazione su temi che scottano non è cosa semplice ed Elio è stato in grado di parlare di qualsiasi argomento, ricordiamo il fenomeno Tangentopoli, trattato con una leggerezza che non è da tutti.

Elio

È loro il record per la creazione della canzone più lunga eseguita per ben 12 ore di fila: ‘Ti amo‘. E non lesinano riferimenti politici che li porterà alla censura, soprattutto quando salirono sul palco del Primo Maggio per esibirsi. Non dimentichiamo la presenza ai Festival di Sanremo, le tournée ed i numerosi tormentoni da fischiettare, ricordiamo ‘Amore amorissimo’ o ‘Vecchio cartone’ fra i tanti. Perché Elio è il cantante che sfoggia vestiti inusuali, parrucche, occhiali vistosi e baffi finti, come ad esempio quando faceva il giudice a X Factor. Nel 2018 il gruppo si scioglie ufficialmente con un ultimo Tour d’Addio nei palazzetti italiani ma non si sono comunque fermati dal registrare brani o partecipare a concerti e programmi televisivi.

Tra le ultime apparizioni televisive come non ricordare quella dello scorso aprile a ‘LOL – Chi ride è fuori’, esilarante game show trasmesso su Amazon Prime Video con la partecipazione di 10 comici e il cui scopo era quello di non ridere nonostante gli altri colleghi faccian di tutto per portare gli avversari a sbellicarsi. Elio non solo partecipa come comico, ma dà il meglio di sè con un siparietto in cui si traveste da Gioconda, con tanto di parrucca, quattro braccia e suona il flauto: surreale e grandioso, un trasformista nato.

Non si risparmia sul palco, Elio, ma la sua vita privata la tiene ben protetta dai riflettori. Ha due figli, Dante e Ulisse, ed una moglie di cui si fatica a scoprire persino il nome, quasi sconcertante, come lui. Non piace a tutti, chi lo stima senza limiti e chi invece poco lo sopporta, ma è questa la caratteristica di chi ha carattere e forte personalità. A noi piace e per questo gli vorremmo fare gli auguri nel suo stile, con tanto di travestimento e cotillon, ancora “Auguri Tantissimi!!” Elio.

Cristina Baron

Nata a Brescia, a 18 anni mi sono trasferita a Londra per un periodo. Al ritorno ho conseguito a Milano la laurea in Scienze Politiche con indirizzo internazionale pubblicistico. Vivo a Torino da 30 anni ed ho un figlio. Mi sono sempre occupata di scrittura anche ricoprendo ruoli imprenditoriali. Ho scritto e pubblicato due romanzi e ne ho altri nel cassetto. Il mio lavoro, la mia vita sono da sempre accompagnati da incessante curiosità ed inguaribile passione.

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