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Sulla Majella c’è ancora da recuperare un escursionista

CHIETI. È stato recuperato dagli uomini del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, e condotto in ospedale a Chieti, Giuseppe Celli, 56 anni di Roma, accompagnatore della sezione del Cai di Roma, l’escursionista che da ieri, mentre era con altri quattro escursionisti, è rimasto ferito dopo essere scesi nella forra Selva Romana, in territorio di Pennapiedimonte sulla Majella, in provincia di Chieti, nel territorio del Parco Nazionale della Majella.

I cinque, sbagliando al momento di uscire dal percorso che stavano seguendo, hanno imboccato forra dell’Avello, molto più difficoltosa, a circa 400 metri di profondità. È lì che Celli ha accusato dolori ad un piede e si è dovuto fermare. Attualmente sono in corso le operazioni di recupero dell’ultimo escursionista, uno dei due che con Celli ha trascorso la notte scorsa su una cengia, ovvero una piccola lastra di roccia, con del cibo e un telo termico.

I primi ad uscire dalla forra, da soli, poco dopo la mezzanotte di ieri, erano stati Massimo Todari di Roma e Gianni Miliacca di Terni che hanno incontrato i soccorritori fornendo loro le indicazioni sulla posizione degli altri tre. Nel recupero sono impegnati una sessantina di uomini tra cui diversi esperti del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico.

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