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Esplosione Quargnento, il proprietario della cascina: “Sono stato io”

ALESSANDRIA. Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa di Quargnento (Alessandria), è stato arrestato nell’ambito delle indagini per la morte dei tre vigili del fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido. Vicenti è stato fermato nella notte dai carabinieri del Comando provinciale di Alessandria. Il Comando provinciale di Alessandria ha diramato un comunicato nel quale si legge: “Al termine di serrate ed articolate indagini, abbiamo proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dei delitti di disastro doloso, omicidio, e lesioni volontarie”.

Vincenti, che era già stato sentito più volte nei giorni scorsi, è stato interrogato anche ieri sera, ma è stato chiaro che qualcosa era cambiato nella sua posizione perché dalle 21 era arrivata in caserma l’avvocato Laura Mazzolini per assisterlo. E in nottata è giunta la confessione: “Sono stato io, l’ho fatto per l’assicurazione. Ero fortemente indebitato”. La polizza, stipulata da tempo, ad agosto era stata implementata anche per il caso di altrui dolo. Il massimale era di un milione e mezzo di euro. Gli inquirenti stanno anche valutando un’eventuale contestazione di frode alla compagnia assicuratrice.

La cascina distrutta a Quargnento; sin alto, la conferenza stampa dopo l’arresto di Vincenti

Il proprietario della cascina ha ammesso di aver confezionato il marchingegno, di aver acquistato in momenti diversi sette bombole di gpl ad uso domestico, di aver utilizzato dei timer del tipo impiegato per le luci di Natale. E’ stato proprio  il foglietto con le spiegazioni per far funzionare il timer, trovato ieri 8 sopra il comò della sua camera da letto, nell’abitazione di Alessandria, ad averlo convinto ad ammettere le proprie responsabilità.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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