• POLITICA

Europee, seggi aperti dalle 7: 51 milioni di italiani al voto

ROMA. Stamane alle 7 aprono i seggi per l’elezione dei 76 eurodeputati componenti del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Si vota anche in Piemonte per l’elezione del presidente e il rinnovo del Consiglio regionale e in 3.800 comuni per i sindaci e i consigli comunali. Sono 50.952.719 gli elettori per le europee, 16.053.792 gli elettori per le comunali e 3.616.010 per le regionali in Piemonte.

La chiusura dei seggi è prevista per le ore 23. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede partendo da quelle per le europee. Domani alle 14 inizierà quello per le Regionali e le Comunali. Anche oggi, giornata di votazione, vige il “silenzio elettorale”.

Come si vota per le Europee

Si vota tracciando un segno sul simbolo corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. È possibile indicare fino a tre voti di preferenza, ma nel rispetto della diversità di genere, pena l’annullamento della propria scheda. Se si scelgono due candidati, uno deve essere maschio, l’altro femmina; in caso di tre, due dello stesso sesso, uno dell’altro. Non è ammesso il voto disgiunto. Il voto di preferenza si esprime scrivendo il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati nelle righe a fianco del simbolo.

La prassi per votare alle Regionali

Si può votare solo per il candidato presidente, tracciando una X sul simbolo o sul nome e, in questo caso, il voto si intende espresso solo per la lista regionale e per il candidato Presidente, ma non si trasferisce ad alcuna lista provinciale collegata. Si può votare anche per una lista provinciale, contrassegnando il simbolo riportato sulla scheda elettorale. In questo caso il voto si trasferisce automaticamente alla lista regionale collegata e al relativo candidato Presidente della Giunta. Si può votare per una lista provinciale, tracciando una X sul simbolo riportato sulla scheda elettorale e, allo stesso tempo, tracciare una X anche sul simbolo o sul nome del candidato presidente.

Previsto il voto disgiunto: si potrà, quindi, tracciare una X sulla lista provinciale e su un candidato presidente non collegato alla lista scelta. Il voto in questo caso è attribuito sia alla lista provinciale prescelta che al candidato Presidente della Giunta votato ed alla sua lista regionale. Si può dare un solo voto di preferenza a un candidato della lista prescelta, scrivendo il cognome, oppure il nome e il cognome.

Elezioni Comunali (fino a 15 mila abitanti)

Si vota il candidato sindaco tracciando una X sul simbolo o sul nome. Non è previsto il voto disgiunto.  Per i Comuni inferiori ai 5 mila abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga sotto al simbolo della lista. Per i Comuni compresi tra 5 mila e 15 mila, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Elezioni Comunali (più di 15 mila abitanti)

Previsto il voto disgiunto. Si può tracciare una X sul simbolo di una lista e, contestualmente una X sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata. Si possono esprimere fino a due preferenze, ma dovranno essere di sesso diverso.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati