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Eurovolley, l’Italia crolla nei quarti con la Francia: 3-0

NANTES. E’ finita nei quarti di finale l’avventura della nazionale italiana di volley agli Europei maschili ospitati Oltralpe. Il sestetto di Chicco Blengini s’inchina per 3 a 0 a una Francia volitiva, precisa, determinata che ha rischiato soltanto nel secondo set quando gli azzurri hanno sprecato in malo modo tre set point per portarsi in parità. Poi i “galletti” sono dilagati nel set conclusivo concludendo con i parziali di 25-16; 27-25; 25-14.

Davanti agli 8000 spettatori che hanno gremito la XXL Arena di Nantes è arrivata una brutta batosta per gli azzurri, travolti dai padroni di casa che hanno oggettivamente giocato una pallavolo migliore, più continua e incisiva che a lungo andare ha fatto la differenza. I ragazzi di Blengini si erano presentati con la voglia di cercare il colpaccio e regalarsi una semifinale entrando in zona medaglia, la magia non è riuscita e così i vice campioni olimpici rimangono giù dal podio agli Europei per la seconda volta consecutiva. La stagione era stata costruita sul torneo preolimpico di metà agosto, l’obiettivo è stato raggiunto con la conquista del pass a cinque cerchi travolgendo la Serbia per 3-0 ma si sperava di fare un po’ più di strada anche in questa kermesse.

Gli azzurri hanno dovuto fare i conti con le condizioni fisiche non perfette di Osmany Juantorena (problemi alla schiena) e Oleg Antonov (colpito anch’egli da un virus intestinale, com’era capitato a Simone Giannelli e Massimo Colaci sabato scorso. L’attesissima mossa di inserire Gabriele Nelli opposto e Ivan Zaytsev di banda è stata attuata all’inizio del secondo parziale ma non ha prodotto i frutti sperati. I transalpini hanno aggirato il problema abbastanza bene e hanno meritato il successo che vale la semifinale contro la Serbia che nell’altro quarto ha battuto l’Ucraina.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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