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Ex Ilva, la Cassazione conferma i risarcimenti per le case deprezzate

Confermate le sentenze di Tribunale e Corte d'Appello: l'azienda siderurgica dovrà corrispondere tra i 12 e i 16 mila euro ad appartamento.

Quest’oggi i “ribelli dei Tamburi” hanno vinto la battaglia giudiziaria contro l’ex Ilva durata ben 15 anni. La Terza sezione della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’Ilva in Amministrazione straordinaria e confermato la legittimità delle sentenze stabilite da Tribunale e Corte d’Appello di Taranto che avevano riconosciuto il diritto al risarcimento per il “ridotto godimento dei propri immobili” ad un gruppo di cittadini proprietari degli appartamenti di una palazzina di Via De Vincentiis del quartiere Tamburi, difesi dall’avvocato Massimo Moretti. Il legale aveva presentato la prima lettera di messa in mora nel 2006.

L’azienda siderurgica tarantina già in primo e secondo grado era stata condannata al risarcimento quantificato, in via equitativa, in un importo pari al 20% del valore degli immobili al momento della domanda, per importi compresi tra i 12 e i 16mila euro ad appartamento.

L’avvocato Moretti: “Sentenza giusta, ma penalizzati i cittadini che hanno chiesto il risarcimento dal 2015 in poi”

Grande soddisfazione dell’avvocato Moretti che dopo la lettura della sentenza ha dichiarato: “Questa sentenza consente ai ‘ribelli’ di tirare un respiro di sollievo poiché non saranno tenuti a restituire quanto riuscirono ad incassare dopo la sentenza del 2014, poche settimane prima che Ilva fosse ammessa alla procedura concorsuale”.

“Purtroppo però, la sentenza – aggiunge il legale – non aiuterà i cittadini di Taranto attivatisi successivamente alla sentenza del Tribunale del 2014, o che comunque alla data di gennaio 2015 non abbiano ottenuto il pagamento, ad ottenere il risarcimento a cui avrebbero diritto. Come è noto, infatti, la procedura concorsuale non pagherà questi crediti risarcitori, per insufficienza dei fondi disponibili“.

Tra le persone che dovranno essere risarcite c’è anche un operaio dell’Ilva in pensione, Salvatore De Giorgio, che viveva a circa 200 metri dai parchi minerali dell’ex Ilva e che successivamente dovette lasciare l’immobile per trasferirsi a Lizzano, a 25 chilometri circa da Taranto .

Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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