ROMA. Fumata bianca, come ampiamente previsto. Il prestito di 6,3 mld garantito dalla Sace a FCA Italia, non va visto “come un favore ai proprietari, ma come un modo di salvaguardare il nostro sistema produttivo, anche perché l’azienda paga le tasse e versa gli stipendi in Italia.
Forse si potrebbe studiare, per questi casi, una forma di garanzia finanziaria di livello europeo, coinvolgendo la BCE, ma la politica deve smetterla di interpretare queste operazioni finanziarie come elargizioni ‘pro bono'”. Lo ha detto il presidente della CIDA (Confederazione Italiana Dirigenti d’Azienda), Mario Mantovani, in una intervista a “Reputation Rewiew”. Intesa Sanpaolo si accingerebbe a deliberare la concessione del prestito da 6,3 miliardi di euro a Fca. La vicenda, secondo quanto riporta Bloomberg, sarà discussa nel corso di un consiglio d’amministrazione di Intesa Sanpaolo che sarebbe in programma per martedì. Dopo la decisione della banca, e per la concessione del prestito, sono previsti due ulteriori passaggi che coinvolgono Sace e il Governo.
Norbert Ciuccariello