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Festa della Valle d’Aosta, si celebrano valori e tradizioni

AOSTA. La Valle d’Aosta si prepara a celebrare la sua festa. Nell’occasione, domani, domenica 24, saranno commemorati due anniversari che hanno segnato la storia della Regione: il 73° dell’Autonomia e il 71° dello Statuto speciale. Istituita nel 2006 con una legge regionale, la Festa della Valle d’Aosta vuole valorizzare l’autonomia della Regione, con particolare attenzione alle giovani generazioni: da una lato illustrando e valorizzando il patrimonio linguistico, sociale, culturale e identitario, dall’altro affermando i valori e le tradizioni della comunità valdostana.

Durante la Festa della Valle d’Aosta vengono assegnate due onorificenze regionali: Amie/Ami de la Vallée d’Aoste e Chevalier de l’autonomie. La prima conferisce la cittadinanza regionale onoraria e l’adesione alla “Confrérie des amis de la Vallée d’Aoste” a personalità, italiane o straniere, che con la loro presenza o la loro opera hanno dato prestigio alla Valle d’Aosta. L’appuntamento è per le ore 17 di domani nel salone Maria Ida Viglino di Palazzo regionale. I cinque nuovi Amis de la Vallée d’Aoste sono Adolfo Angeletti, Marta Cartabia, Valeria Montaldi, Giorgio Palmucci e Karel Vrijsen .

Chi sono i premiati di “Amie/Ami de la Vallée d’Aoste”

Adolfo Angeletti. Già ordinario di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, è stato giudice ordinario e poi giudice amministrativo.

Marta Cartabia. E’ una docente e costituzionalista italiana, giudice costituzionale dal 2011, vicepresidente della Corte costituzionale dal 12 novembre 2014.

Valeria Montaldi. Giornalista e scrittrice milanese, ha all’attivo sei romanzi ambientati nel Medioevo fra i castelli della Valle d’Aosta, vicoli meneghini,  boschi del contado lombardo, strade di Parigi e canali di Venezia.

La giornalista e scrittrice Valeria Montaldi

Giorgio Palmucci. Imprenditore, è presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi e presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo di Confindustria. Fa parte del consiglio direttivo del Convention Bureau Nazionale.

Karel Vrijsen. Belga, appassionato di campeggio, grazie alla sua promozione circa 300 mila giovani scout belgi hanno potuto soggiornare in Valle d’Aosta nel corso degli anni. Nel 2008 il Comune di Valpelline gli ha conferito la cittadinanza onoraria a titolo di ringraziamento per aver fatto conoscere il paese dapprima in Belgio e poi in Europa, incrementando il turismo locale.

Tra gli insigniti negli anni passati, l’ex direttore della sala stampa vaticana Joaquin Navarro Valls, l’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida, Mogol, il priore Enzo Bianchi, il conduttore Fabio Fazio, la giornalista Daria Bignardi e l’ex ministro della Sanità Renato Balduzzi.

Il titolo di Chevalier de l’autonomie, che va invece ai “cittadini nati o residenti o che abbiano risieduto per almeno dieci anni in Valle d’Aosta” che si sono distinti per particolari meriti nel campo dello sport, della cultura, delle scienze, delle arti, dell’economia, della politica o del sociale, quest’anno andrà a Renato Barbagallo, Lorenzo Cosson, Fulvio Creux,
Don Luigi Maquignaz
e Simone Origone.

In passato hanno ricevuto il riconoscimento il senatore Cesare Dujany, dei campione di sci nordico Marco Albarello e Federico Pellegrino, dell’artista Giovanni Thoux, del canonico Francis Darbellay e dell’imprenditore Piero Roullet.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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