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Giù tutte le Borse europee, Milano perde il 6,1%, lo spread sale a 262

Profondo rosso per la Borsa di Milano, che riesce comunque a recuperare parte delle perdite accumulate nel pomeriggio quando il Ftse Mib era arrivato a perdere fino all’11,3%. L’indice delle blue chips ha chiuso in calo del 6,11% a 14.980 punti, bruciando circa 18,3 miliardi di euro e di fatto annullando il rimbalzo di venerdì scorso.

Giornata molto nervosa e fortemente negativa per i mercati azionari del Vecchio continente: la Borsa peggiore è stata quella di Madrid, appesantita anche dai dati di impatto del Coronavirus in Spagna, che ha ceduto il 7,9% finale, seguita da Parigi (-5,7%), Francoforte (-5,3%) e Londra, che ha chiuso in perdita del 4,1%.

Lo spread tra Btp e Bund chiude in netto rialzo a 262 punti base dai 233 della chiusura di venerdì scorso, dopo aver toccato un massimo di seduta di 266. Il tasso di rendimento del decennale italiano è al 2,15%. 

L’euro sale sui mercati valutari dopo il taglio del costo del denaro deciso ieri sera a sorpresa dalla Fed. La moneta unica guadagno lo 0,3% sul dollaro portandosi a 1,1147 ed è in rialzo anche nei confronti dello yen a 118,64 nonostante le misure di sostegno annunciate dalla Boj, giudicate insufficienti dai mercati. Intanto è in corso la video conferenza tra i leader del G7 mentre l’Italia ha varato il decreto ‘Cura Italia’ a sostegno dell’economia del Paese

I principali titoli italiani

A Piazza Affari, la cui capitalizzazione è scesa a 340 miliardi di euro, hanno registrato cali superiori al 10% Fca (-14,5%), penalizzata dalla chiusura degli impianti in Europa, Unicredit (-12,6%), Tim (-12,3%), Leonardo (-12,1%), Mediobanca (-11,6%), Azimut (-11,3%), Ubi Banca (-10,6%), Exor (-10,1%) e Banca Generali (-10,1%). Male tutto il comparto bancario, dopo il taglio dei tassi della Fed e i timori di una gelata dell’economia, con Intesa (-9,7%), Banco Bpm (-7,9%) e Bper (-7,6%). Un altro tonfo per Atlantia (-7,2%) dopo i dati sul traffico, che registrano un crollo sulla rete autostradale e degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Si salvano dalle vendite Ferragamo (+3,6%) e la Juventus (+2%).

Wall Street riduce le perdite

Il Dow Jones perde l’8,29% a 21.255,67 punti, il Nasdaq cede l’8,05% a 7.239,69 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 7,80% a 2.497,72 punti. 

spread dale 258

In ribasso anche le borse asiatiche e quelle del Pacifico

Borse in picchiata anche in Asia e nel Pacifico, con epicentro a Sidney (-9,7%), nonostante l’intervento di ieri sera della Fed. Giù Tokyo (-2,46%), dopo misure della Banca Centrale Giapponese ritenute insufficienti, Shanghai (-3,4%), Taiwan (-4,06%) e Seul (-3,19%). Ancora aperte Hong Kong (-4,01%) e Mumbai (-5,78%). Il nuovo calo del greggio (Wti -4,19%) e lo scivolone dell’oro (-3,19%) hanno pesato sugli estrattivo-minerari Northern Star (-17,13%), Lynas (-16,28%) e Gold Road (-14,36%). In rosso i futures sull’Europa e su Wall Street.

Shanghai chiude a -3,40%, Shenzhen a -4,83% – La Borse cinesi chiudono con un tonfo dopo che la Fed ha limato i tassi di 100 punti, varando un quantitative easing da 700 miliardi di dollari contro il coronavirus: Shanghai cede il 3,40%, a 2.789,25 punti, mentre Shenzhen il 4,83%, a 1.712,02. La Banca centrale cinese ha deciso venerdì l’iniezione di liquidità da 550 miliardi di yuan (78,8 miliardi di dollari) col taglio di 0,5-1% della riserva obbligatoria; oggi ha immesso 100 miliardi di yuan (14,28 miliardi di dollari) con la linea di credito di medio-termine (Mlf) a un anno e al tasso del 3,15%.(ANSA).

Vola l’oro, poi limita i guadagni a +0,2% 

Vola l’oro, poi limita guadagni a +0,2% – Le decisioni prese a sorpresa ieri dalla Fed hanno messo le ali al prezzo dell’oro, che ha però poi perso spinta limitando i guadagni a +0,2%. Il metallo prezioso è arrivato a guadagnare 45 dollari l’oncia, salendo fino a 1.575 dollari, scendendo però poi a 1.532 con un rialzo di appena lo 0,2%.

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