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Gli strozzapreti, un piatto tipico del vecchio Stato Pontificio

Gli strozzapreti sono un’antica, tipica, pasta corta da cuocere italiana, a forma di grossi cannelli lunghi un pollice caratteristica dell’intera Italia centrale (soprattutto Umbria, Lazio, Marche) e anche della Romagna, assimilata in questo uso e nome perché faceva parte dello Stato Pontificio. Il nome strozzapreti deriva dal fatto che questo tipo di pasta, data la sua forma, non sempre è agevole da consumare, e allude malignamente alla proverbiale golosità dei preti. Citati più volte nella letteratura romanesca, ad esempio nei Sonetti di Giuseppe Gioachino Belli, gli strozzapreti nascono come pasta da cuocere allora tipica dei giorni di festa o d’uso borghese.

Una delle leggende create per spiegare l’origine del nome si rifà alla tradizione secondo cui le donne romagnole preparavano questo tipo di pasta per offrirla al prete del paese, mentre i mariti, di estrazione evidentemente più anticlericale, auguravano al prete di “strozzarsi” mentre si abbuffava della minestra. Un’interpretazione suggerisce che l’etimologia del nome possa ricondursi alla consistenza degli strozzapreti, tale da domare anche la fame del prete (notoriamente forte mangiatore) sino a strozzarlo.

Un’altra interpretazione lega il nome al movimento secco e deciso con cui la casalinga romagnola “strozza” i listelli di sfoglia per ottenere gli strozzapreti, quasi a esprimere una rabbia tanto intensa tale da strozzare un prete. Un’altra tradizione molto diffusa in Romagna vuole che tale tipo di pasta senza uova venisse preparata quando la massaia (l’azdora) rimaneva senza uova perché il prete se le era portate via tutte. La massaia, quindi, mentre impastava la farina con l’acqua si augurava che il prete si strozzasse mentre mangiava le uova con le quali lei avrebbe dovuto fare la pasta per la sua famiglia.

Ingredienti (per 8-10 persone)

1 Kg di farina 0
un pizzico di sale
acqua (3-4 dl)

Preparazione

Disponete la farina a fontana, con all’interno l’acqua e il sale. Impastate fino ad ottenere un’amalgama abbastanza morbida e liscia. Lasciatela riposare circa 10 minuti avvolta in una pellicola. Tirate poi una sfoglia spessa circa 2 mm. Arrotolate la pasta sul mattarello, sfilate e tagliate delle strisce di circa 1,5 cm. di larghezza. Ora inumiditevi i palmi delle mani ed arrotolate tra i due la pasta. Rompetela ad una lunghezza di circa 8-10 cm. Disponeteli su vassoi infarinati, poi cuoceteli in abbondante acqua salata. Saltateli in padella con il condimento scelto.

Condimenti

Questo formato di pasta è perfetto, per la sua forma particolare, per sughi a base di carne e di verdure poiché riesce ad avvolgere completamente il condimento. Tradizionalmente, si preparano con il ragù di salsiccia e funghi. Un primo piatto semplice da preparare dal tipico sapore autunnale, soprattutto nella variante boscaiola con il pomodoro. Durante il periodo caldo, invece, un ottimo condimento è un sugo fatto col tonno e i pomodorini perché saporito ma anche molto veloce da preparare. Restando in tema, sono consigliabili gli strozzapreti con i frutti di mare o addirittura con pesce spada e melanzane.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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