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Governo, le novità del decreto: quali attività riapriranno il 14 aprile

Come già annunciato dal premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di venerdì scorso la firma del nuovo decreto sancisce di fatto il proseguimento del lockdown in Italia fino al prossimo 3 maggio, ma dal 14 aprile è previsto un’allentamento nelle misure restrittive, che consentirà la riapertura di alcune attività.

Da domani potranno riaprire i battenti librerie, cartolerie, negozi di vestiti per bambini e neonati. Inoltre ricominceranno la normale attività studi professionali e gli importanti magazzini delle industrie che si possono così rifornire di materie prime in vista della ripartenza.

Ma non tutte le Regioni sono d’accordo alle novità introdotte nel nuovo dpcm e per questo motivo hanno emanato ordinanze per limitare le riaperture: ad esempio il Piemonte con una speciale ordinanza firmata dal presidente della Regione Alberto Cirio ha sancito che non riaprirà nessuna delle tre attività commerciali previste nel nuovo decreto. In Lombardia e Campania invece è prevista la riapertura solo negozi di abbigliamento per l’infanzia.

attività riapriranno 14 aprile
Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte (Twitter)

Lo “sblocco” previsto dal governo comprende alcuni codici Ateco legati al settore dell’agricoltura e del legname: silvicoltura ed utilizzo aree forestali; fabbricazione di computer; industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, con l’esclusione dei mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio; fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura; Fabbricazione di macchine per la filiera alimentare; commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura; cura e manutenzione del paesaggio.

Per le attività che restano sospese sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per la gestione dei pagamenti (a partire dalle buste paga) e per la sanificazione. Si potranno anche spedire e ricevere merci, tutto previa comunicazione al Prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare “prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità“. Inoltre è stata prevista la riapertura dei magazzini delle industrie che potranno così far viaggiare i migliaia di container fermi nei porti con le loro materie prime.

Dalla prossima settimana il governo potrebbe pianificare la ripartenza di altre attività: secondo alcune fonti si starebbe studiando di far riaprire alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza. La momento le candidate più probabili a riaprire i cancelli sarebbero le filiere della moda, l’automotive e della metallurgia.

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