• DAL MONDO

Guerra Ucraina, gli Usa: pace in Europa a rischio. No Nato alla no-fly zone

La Nato conferma che non userà i suoi aerei per pattugliare i cieli ucraini

Nel week end si svolgeranno nuovi colloqui tra ucraini e russi, il terzo round del negoziato iniziato lunedì scorso e proseguito giovedì, sempre in Bielorussia. La parte ucraina chiede però la presenza di mediatori internazionali e che la trattativa si svolga in Turchia, Polonia o Ungheria.

Blinken: “La pace in Europa è in pericolo”

La stabilità dell’Europa è in bilico e la pace è stata messa in pericolo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia“. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a Bruxelles, alla riunione della Nato. “Non cerchiamo il conflitto ma se il conflitto viene da noi siamo pronti“, ha avvertito il responsabile della diplomazia degli Stati Uniti.

Nato: no alla no-fly zone

Il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg ha poi ribadito il no ad una no-fly zone sull’Ucraina, cioè ad un pattugliamento dei cieli per impedire i bombardamenti russi. “La nostra responsabilità è non espandere il conflitto“, ha spiegato Stoltenberg. E il ministro degli esteri Di Maio gli ha fatto eco, parlando a Tg2 post: L’intervento di aerei della Nato “significherebbe portare in guerra i Paesi alleati, inclusa l’Italia. E questo non ce lo possiamo permettere perché poi si rischia veramente una guerra mondiale“.

La rabbia ucraina: così date luce verde ai bombardamenti

Un tasto su cui Kiev continua a battere da giorni. Ancora nella notte lo ha ripetuto il presidente Volodymyr Zelensky alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite: “Chiediamo di chiudere i cieli sopra l’Ucraina e il lancio di una operazione per mantenere pace e sicurezza e salvare le strutture a rischio“, come le centrali nucleari. Secondo la stampa locale, Zelensky avrebbe usato frasi ancora più dure, attaccando direttamente Stoltenberg: “Oggi la leadership dell’Alleanza ha dato luce verde all’ulteriore bombardamento di città e villaggi ucraini, rifiutandosi di stabilire una no-fly zone“.

La Russia blocca Twitter e Facebook

Intanto su tutto il territorio della Russia sono stati sospesi Facebook e Twitter. L’authority russa per il controllo dei media ha bloccato l’accesso a entrambi i social.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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