• DAL MONDO

Guerra, Zelensky: “Resistiamo da 50 giorni, i russi ce ne davano 5”

Dagli Stati Uniti arriva l'apertura ad un viaggio di Biden a Kiev, ma anche l'allarme: "Putin disperato potrebbe usare l'atomica"

Il presidente ucraino fa il punto nel suo messaggio notturno al paese. “Resistiamo da 50 giorni, i russi ce ne davano 5“, rivendica Volodymyr Zelensky. “Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini“, prosegue il presidente. “Durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda“. E questo mentre nella capitale ucraina sono tornati a cadere i missili: una ritorsione per le incursioni in territorio russo di elicotteri ucraini, denunciati da Mosca e smentiti da Kiev.

Zelensky: “Ci servono armi ora, non domani”

In una intervista “in presenza” alla Bbc, anticipata ieri, Zelensky ha di nuovo tirato in ballo i paesi europei che esitano a fornire armi all’Ucraina o bloccano l’embargo sul petrolio, come Germania e Ungheria. “Non abbiamo abbastanza armi, le armi ci servono ora, non domani o dopodomani“, ha ripetuto il presidente. Che poi ha parlato di Mariupol. “Il 95% degli edifici è distrutto. Lì vivevano 500 mila persone. Quanti sono i morti? Nessuno lo sa“.

L’intervista di Zelensky alla Bbc

La Ue studia l’embargo sul petrolio russo

E l’embargo sul petrolio, evocato da Zelensky, è sul tavolo della Commissione europea che prepara nuove sanzioni alla Russia, secondo il New York Times. Si prevede un blocco graduale all’importazione di greggio, ma se ne riparlerà dopo il ballottaggio delle presidenziali in Francia, il 24 aprile. A fine mese poi si riproporrà il problema del pagamento in rubli del gas russo. Oggi l’Armenia ha annunciato che sta pagando con la moneta di Mosca le sue importazioni, ma l’Unione europea non sembra intenzionata a fare altrettanto. Lo ha ripetuto questa mattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Non possiamo sottostare al ricatto del pagamento del gas in rubli. In questo modo si aggirano le sanzioni Ue“. Il titolare della Farnesina ha anche rilanciato la proposta di un tetto a prezzo del gas. Se Mosca dovesse insistere, la chiusura dei rubinetti del gas, ritenuta “impossibile” da Putin, ma anche da diversi leader europei, potrebbe non essere più un’ipotesi così remota.

L’affondamento del “Movska” cambierà la strategia navale russa

Nella notte l’ammissione russa dell’affondamento dell’ammiraglia della flotta navale del mar Nero, l’incrociatore lanciamissili Movska. Uno smacco per la marina di Mosca e per il presidente russo. E questo sia che a provocare l’esplosione sia stato un missile ucraino, come sostiene Kiev, sia che invece si sia trattato di un incidente. Secondo l’intelligence britannica, il disastro del Movska, unito a quello del 24 marzo della Saratov, obbligherà la Russia a rivedere il suo assetto marittimo nel mar Nero. Il Movska, si legge ancora, svolgeva un ruolo chiave come unità di comando e nodo della difesa aerea. La nave, di epoca sovietica, era tornata operativa solo l’anno scorso, dopo un’ampia opera di riparazione.

Biden pronto a volare da Zelensky, la Cia avverte: “Putin disperato potrebbe usare l’atomica”

Il presidente americano Joe Biden sta pensando di inviare a Kiev il segretario di Stato Antony Blinken, ma non esclude di recarsi da Zelensky di persona. E il direttore della Cia William Burns lancia l’allarme sull’uso dell’atomica da parte del presidente russo. “Data la disperazione di Putin e le battute d’arresto militari, nessuno può prendere alla leggera la minaccia rappresentata da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche“, spiega.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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