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Guzzanti: “Strage di Bologna, ancora alla ricerca della verità”

ROMA. “Hai visto mai che chi portava l’ordigno fosse una donna?” Così, all’Adnkronos, Paolo Guzzanti ex senatore di Forza Italia, commenta ilritrovamento di due dna femminili diversi nella bara di Maria Fresu.”Se si fa un conto accurato delle vittime alla ricerca dell’elemento mancante, cioè colui o colei in mano alla quale la bomba è scoppiata, la presenza di un elemento umano diverso e in più rispetto a quanto noto finora è una cosa significativa – spiega l’ex presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Dossier Mitrokhin -. L’ipotesi più probabile, tra l’altro, sostenuta anche dal recente ritrovamento di quella sicura che dimostrerebbe la casualità dell’esplosione per un malfunzionamento, è quella di Cossiga secondo cui si trattò un incidente di viaggio tra un passaggio e l’altro di materiale esplosivo”.

“Si sta facendo una indagine intelligente per esclusione – continua Guzzanti – usando le tracce genetiche. Manca il movente della strage, i fascisti sono stati il capro espiatorio: l’ipotesi di un transito che doveva andare da una mano all’altra diretto chissà dove e interrotto da un incidente è la più probabile. Sono contento che con lodevole testardaggine e impegno gli inquirenti non si danno pace e ancora oggi a 39 anni di distanza sono lì a cercare, segno che il nostro sistema giudiziario è in ottima salute”.

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