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Ha compiuto 88 anni la nave scuola Amerigo Vespucci

LA SPEZIA. Festeggia gli 88 anni ormeggiata al “suo” molo dentro l’arsenale marittimo, quelle che è la sua casa da decenni. Anniversario per l’Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina militare, che il 22 febbraio del 1931 venne varata al regio cantiere navale di Castellammare di Stabia. “Nulla avviene per caso. Tutto è curato nei minimi particolari. Anche la data è stata accuratamente scelta.

Proprio il 22 febbraio in cui ricorre l’anniversario della morte del navigatore fiorentino, a cui è stata intitolata la nave, avvenuta nel 1522″, ricorda il sito ufficiale della Marina. “S.E. Pasquale Ragosta, vescovo della città, a termine della celebrazione della Santa Messa presso la cappella del cantiere, si dirige sul palco delle autorità dal quale benedice la nave e successivamente anche tutta la folla di spettatori, testimoni inconsapevoli, di uno storico avvenimento. Prendono posto sul palco anche la madrina del varo, la signorina Elena Cerio, figlia del Comandante Marittimo Oscar Cerio, che le siede affianco. Tutto è pronto. Sono le 10.30 in punto quando il Col. Odoardo Giannelli, Direttore del cantiere navale, pronuncia, a gran voce, emozionato, il tanto atteso… ‘In nome di Dio, taglia!’“. Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera”, assegnato nel 1978; originariamente il motto era “Per la Patria e per il Re”, già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”, infine con quello attuale. Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

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