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I gilet arancioni protestano in piazza a Roma

ROMA. Dopo i gilet gialli è la volta di quelli arancioni, in rappresentanza degli avicoltori e olivicoltori provenienti da tutta Italia. I manifestanti erano circa 5000 e si sono dati appuntamento in piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere decreti d’urgenza inerenti la situazione legata al batterio della xylella, la peste degli ulivi, e le risorse utili per poter contenere i danni causati dalle gelate di questo inverno.

I rappresentanti del movimento chiedono che l’opinione pubblica prenda piena coscienza della situazione tragica in cui si trova la categoria . Il batterio della xylella è arrivato in Italia nel 2010 e da 5/6 anni la situazione è degenerata. Gli ulivi nel Salento e nel resto della penisola seccano a causa di questo grave problema, l’unico modo per poter combattere la proliferazione batterica sarebbe quello di spiantare e isolare gli arbusti malati. Purtroppo una legge italiana datata 1945 non lo permette, tutelando alberi sani e non; di questo intoppo burocratico ne stanno pagando le conseguenze gli agricoltori. La soluzione, a parere dei manifestanti, sarebbe quella che il governo emanasse e approvasse un decreto nel quale si autorizza a sradicare gli arbusti malati.

A conferma che i loro propositi possano essere realizzati in tempi brevi hanno portato una documentazione proveniente dalla Spagna, attestante che nelle isole Baleari le piantagioni hanno riscontrato le stesse problematiche nostrane e in 6 mesi il governo spagnolo, con la collaborazione della giunta regionale e delle accademie universitarie, ha preparato e avallato un decreto ad hoc. Sarebbero cinque i punti fondamentali su cui il provvedimento dovrebbe vertere : estrazione delle piante infette, aratura, disinfezione e pulitura dei terreni coinvolti, e infine una nuova piantumazione.

E’ intervenuto sulla vicenda il ministro dell’Agricoltura e del Turismo Gianmarco Centinaio che ha dichiarato: “Il decreto sulla Xylella è stato fatto, è stato approvato nella conferenza stato regioni. Si parte con il decreto Xylella, senza se e senza ma. Stiamo portando avanti, grazie al sottosegretario Pesce, il nuovo piano olivicolo nazionale. Metteremo risorse sul nuovo piano olivicolo nazionale e nella legge di bilancio sono previste altre risorse per dare risposte serie e costruttive”. Ha infine concluso: “Il settore deve tornare a essere un settore trainante della nostra economia“. Il ministro si è scusato per non avere ancora avuto modo di visitare i territori flagellati dal batterio e dal maltempo, dando appuntamento il 26 febbraio in Puglia.

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