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I violini di Antonio Vivaldi saranno restaurati

VENEZIA. Studiare e restaurare la collezione di strumenti ad arco è il progetto dell’Istituto provinciale per l’infanzia “Santa Maria della Pietà” di Venezia, promosso in collaborazione con la Fondazione Museo del violino Antonio Stradivari di Cremona. Si tratta di un’azione che riguarda principalmente il periodo della presenza di Antonio Vivaldi alla Pietà, e considerata un unicum, in quanto gli strumenti non sono stati mai sottoposti ad interventi di adeguamento. L’intervento, presentato al Teatro La Fenice di Venezia, durerà circa un anno. Dodici violini, due violoncelli, una viola, e due contrabbassi sono stati pertanto trasferiti nelle scorse settimane a Cremona presso il laboratorio di diagnostica applicata ai beni culturali di Cr. Forma. Saranno effettuate indagini diagnostiche non invasive per decidere, strumento per strumento, se operare un recupero funzionale o materiale. In questo periodo le opere saranno sostituite nelle bacheche della Pietà da 14 strumenti prestati dal Museo del violino di Cremona.

antonio vivaldi

Dal settembre del 1703  Antonio Vivaldi iniziò a dedicarsi all’insegnamento nel prestigioso Ospedale della Pietà, con l’incarico di maestro di violino, che aveva introdotto il Maestro di Coro Francesco Gasparini, per elevare il livello di preparazione delle orchestrali. La collaborazione con l’Ospedale della Pietà durò fino al 1740, come Maestro di Coro e  di Concerti, dedicandosi a istruire nella musica e nel bel canto le musiciste, chiamate “Figlie di Choro”. Vivaldi fu un compositore particolarmente prolifico, la cui produzione è composta da oltre 500 composizioni. Appaiono significativi del fondamentale apporto che il maestro diede al coro della Pietà non solo la qualità delle esecuzioni, ma anche lo straordinario patrimonio di composizioni: solo nel periodo tra il 1723 e il 1729  compose più di 100 concerti.  

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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