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Il circo del futuro: animali in formato ologramma e plastic free

Chi non conosce o non è mai stato al circo almeno una volta nella vita? Il circo, anche detto circo equestre, è lo spettacolo dal vivo più famoso del mondo che si destreggia davanti ad un pubblico affascinato ed entusiasta con numerose esibizioni, equilibrismi e peripezie effettuate da giocolieri, clown, acrobati e animali. Ma, come sappiamo, quello tra circo e animali è un rapporto sempre più criticato a livello internazionale e, come per tutte le cose, si avanza verso il futuro e questo futuro circense vede una svolta significativa sul fronte “animali”.

Secondo una ricerca effettuata online, vi è da sapere che l’origine dell’animale al circo sembra risalire alle esibizioni che i gruppi di etnia romanì (conosciuti come rom e sinti tra i gruppi principali in Italia) tenevano su strada. L’originalità stava proprio nell’assistere a dei teatrini stradali con numeri tenuti da animali poco consueti per il pubblico, ad esempio scimmie e cavalli. Era sicuramente una potenziale esibizione quella dell’animale ammaestrato, tant’è che col tempo sempre più persone iniziarono così ad esibirsi a loro volta con i propri animali, passando dalla strada al circo. Inutile dire che con il tempo le specie di animali aumentarono, infatti si passò pian piano a quelli provenienti da zone del mondo sempre più lontane (orsi, leoni, tigri, serpenti, etc).

Ma, come ben sappiamo, ci sono sempre due lati della medaglia. Infatti, se da un lato vi sono persone affascinate dall’esibizione di questi animali – in cui si assiste ad un confronto tra uomo e animale (come una finta lotta tra uomo e tigre) oppure alla vista degli animali coinvolti in esecuzioni comandate e coordinate dal domatore – dall’altro sono sempre più numerose le persone che ritengono tutto ciò puro sfruttamento nei confronti degli stessi.

A tal proposito, circa un anno fa aveva ottenuto un grande successo in Germania il nuovo spettacolo del “Circus Roncalli” (circo nato in Germania nel 1976), il quale, da sempre attento alle richieste del pubblico ed in difesa degli animali, aveva messo in scena il primo spettacolo al mondo in cui gli animali utilizzati furono soltanto quelli sotto forma di ologrammi, proiettati in 3D direttamente al centro dell’arena grazie a dei proiettori laser sviluppati dalla multinazionale Optoma.

Sicuramente si tratta di un’evoluzione tecnologica e decisamente creativa, nonché un’esperienza digitale che merita di essere vissuta. Inoltre il pubblico aveva molto apprezzato l’impianto di queste nuove tecnologie. Oggi sembra però non essere più l’unico circo su questa linea, infatti pare che anche l’ex domatore e direttore del circo Joseph Bouglione abbia dato vita al suo Ecocirque: un tendone dove non vi sono animali ad esibirsi, decisione presa per porre fine alle sofferenze degli animali.

Tra le novità, sembra inoltre che, dopo aver lanciato questa rivoluzionaria idea un anno fa, oggi il Circo Roncalli si ponga anche un altro obiettivo: quello di diventare il primo circo al mondo plastic free, ovvero senza plastica. Molti si chiedono quindi se questo sarà il futuro del circo e quanti altri seguiranno a ruota questi modelli.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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