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Il governo italiano dice no agli animali da circo

FIDENZA. L’eco dei “no” al circo con gli animali che arriva da molte regioni d’Italia, deve essere approdato anche a Roma. Dopo lunghe battaglie di cittadini e della Lav, Lega antivivisezione, oggi c’è, infatti, da festeggiare, in quanto la 7^ Commissione Cultura del Senato, con la relatrice Montevecchi (M5S), ha approvato la risoluzione con la quale impegna il governo “a valutare, nell’ambito di un processo di revisione dei criteri di assegnazione dei contributi de Fondo unico dello spettacolo, nelle more dell’approvazione di provvedimenti normativi che prevedano il superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi, l’opportunità di disincentivare i circhi che utilizzano animali e che si impegnino a non acquisirne di nuovi“. Significa che l’Italia, come sta avvenendo già in alcuni stati europei, sta per “liberare” tutti quegli animali schiavizzati negli spettacoli circensi.

La risoluzione è stata approvata grazie alle forze politiche di maggioranza e con il voto contrario dei senatori di Forza Italia, Lega, e Fratelli d’Italia, fa sapere la Lav. Si spera, dunque, un’approvazione repentina del disegno di legge di riforma di questo settore, come già il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini aveva promesso in precedenza: «Sugli animali nei circhi c’era già stata una norma approvata la scorsa legislatura: c’è un’opinione condivisa che si debba andare al superamento degli animali nei circhi. Vediamo come arrivarci in modo intelligente. Ma arrivarci».

Foto Facebook Circo di Moira Orfei

Proprio ieri, 14 gennaio, come pubblicato sul sito dell’Amministrazione comunale, a Fidenza (in provincia di Parma) è stata data la notizia alla cittadinanza che il circo con animali che sarebbe dovuto arrivare tra il 17 e il 26 gennaio prossimi, pubblicizzato da alcuni manifesti, non ci sarà. In un comunicato il Comune spiega che il 7 gennaio scorso “per avviare gli spettacoli il successivo 17 gennaio, i responsabili del circo hanno inoltrato una richiesta di autorizzazione per installare strutture e svolgere attività in area privata. Il Comune immediatamente ha comunicato l’inaccoglibilità della domanda per difetto del termine previsto dal regolamento di presentazione almeno 60 giorni prima per consentire tutte le verifiche anche ai fini delle norme sui pubblici spettacoli e di sicurezza oltre che per il benessere animale. A fronte di una richiesta di riesame della decisione del Comune, avanzata nella giornata di giovedì 9 gennaio, il giorno successivo, dopo ulteriori verifiche condotte, ha ribadito l’impossibilità di accogliere la domanda”.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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