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Il Nobel per la Chimica a due ricercatrici per l’editing genomico del Dna

Il Nobel per la Chimica quest’anno è stato assegnato alla biochimica francese Emmanuelle Charpentier e la chimica americana Jennifer A. Doudna, le due ricercatrici che hanno messo a punto la tecnica che “taglia-incolla” il Dna denominata Crisp/Cas9: il metodo permette di riscrivere il codice della vita e quindi necessario per l’editing genomico. Le due scienziate riceveranno una medaglia d’oro e un premio in denaro per circa 1,1 milione di dollari.

Emmanuelle Charpentier è nata nel 1968 in Juvisy-sur-Orge, ha completato gli studi presso l’Istituto Pasteur e attualmente lavora in Germania, a Berlino, dove dirige l’Istituto Max Planck Unit per le Scienze dei patogeni. Mentre Jennifer A. Doudna è nata nel 1964 a Washington e, dopo gli studi nell’Università di Harvard, si è trasferita nell’Università della California a Berkeley, dove lavora attualmente.

nobel chimica
Raffigurazione della tecnica del Crisp/Cas9 di Johan Jamestad (Twitter)

Le forbici genetiche: com’è avvenuta la scoperta

La scoperta è avvenuta quasi per caso, come spesso accaduto nella storia della scienza: tutto era cominciato nel 2011 durante le ricerche effettuate Emmanuelle Charpentier sul batterio Streptococcus pyogenes, responsabile di infiammazioni nell’uomo, in particolare con la scoperta di un frammento del patrimonio genetico utilizzato dal batterio come arma per combattere i virus.

Nello stesso anno la ricercatrice francese ha cominciato a collaborare con la collega americana per ricostruire in provetta l’arma del batterio, in modo da semplificarla, trasformandola in uno strumento più facile da utilizzare. In un solo anno le due ricercatrici hanno ottenuto delle forbici molecolari capaci di tagliare la molecola della vita, il Dna, e di farlo con precisione, in un determinato sito.

È stato chiaro fin da subito che riuscire a tagliare il Dna in modo preciso avrebbe significato poter riscrivere il codice della vita. Dal 2012 la tecnica della Crispr/Cas9 è utilizzata in un tutto il mondo, al punto tale da scatenare una vera e propria esplosione di applicazioni.

Cos’è la Crisp/Cas9?

Si tratta di uno strumento di altissima precisione, paragonato a delle forbici genetiche (anche se alcuni esperti pensano sia più simile ad un bisturi) che permettono di modificare il Dna di animali, piante e microrganismi.

La Crispr/Cas9 scoperta da Charpentier e Doudna è uno degli strumenti più potenti oggi nelle mani dell’ingegneria genetica, capace di aprire la strada a molte terapie un tempo ritenute impossibili. Presentata per la prima volta nel 2012, questa tecnica rivoluzionaria attraverso il suo prezioso contributo è riuscita ad aprire nuove strade per la cura di molte malattie: da alcune forme di tumore alla fibrosi cistica, fino ad avvicinare il sogno di curare le malattie ereditarie.

“C’è un enorme potere in questo strumento genetico”, ha affermatro il presidente del Comitato Nobel per la Chimica, Claes Gustafsson. “Non ha soltanto rivoluzionato la ricerca di base, ma – ha aggiunto – ha portato a mettere a punto colture innovative e portato a nuovi trattamenti medici”.

È la prima volta che due donne dividono il Nobel per la Chimica

Per la prima volta nella storia dei Nobel dedicati alla scienza, due donne dividono il premio più ambito dai ricercatori di tutto il mondo. Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna dividono quest’anno il Nobel per la Chimica, che dalla sua istituzione, nel 1901, è stato assegnato finora a cinque donne.

Le donne – ha dichiarato Emmanuelle Charpentier, in collegamento con la sede dell’Accademia svedese delle Scienze a Stoccolma – possono lasciare un segno importante nella scienza ed è importante che lo sappiano le ragazze che vogliono lavorare nella ricerca. Spero che questo riconoscimento sia un messaggio positivo per le ragazze che vorrebbero seguire la strada della ricerca”. La speranza, ha aggiunto, è che questo Nobel “dimostri alle più giovani che le donne possono avere un impatto attraverso le ricerche che svolgono”.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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