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Il Papa non vedrà patriarca Kirill: “Incontro avrebbe creato confusione”

Salta il faccia a faccia previsto per giugno tra il pontefice e il patriarca di Mosca, che sulla guerra in Ucraina si è schierato con Mosca

Salta per il momento l’incontro previsto per giugno a Gerusalemme tra Papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill. E’ lo stesso Francesco ad annunciarlo in una intervista ad un quotidiano argentino.

“Avremmo creato confusione”

Il pontefice premette che i rapporti con il patriarca di Mosca sono “molto buoni” ma si rammarica che “il Vaticano abbia dovuto sospendere un secondo incontro“, programmato per giugno a Gerusalemme. “La nostra diplomazia – spiega Francesco – ha capito che un incontro di noi due in questo momento potrebbe creare molta confusione“. Una decisione che arriva nel giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin rifiuta la tregua per la Pasqua ortodossa, che ieri sia Bergoglio che il segretario generale dell’Onu Guterres avevano richiesto. Figura controversa quella di Kirill. Il 75 enne Vladimir Michajlovič Gundjaev era considerato inizialmente tiepido nei confronti della guerra, tanto da non considerare la Crimea come un suo territorio ecclesiastico. Poi il sermone del 6 marzo, in cui Kirill ha di fatto benedetto l’invasione dell’Ucraina, hanno ricordato a tutti la sua vicinanza al Cremlino. Il Papa e il patriarca russo si erano sentiti al telefono il mese scorso, fissando appunto un incontro “in presenza” per giugno. Oggi saltato.

Il Papa e il patriarca ortodosso Kirill nel 2016

“Viaggio a Kiev? Non servirebbe”

Il Papa, nella stessa intervista, spiega il perché non sia andato ancora a Kiev, né abbia al momento intenzione di recarvisi. “A cosa servirebbe per il Papa andare a Kiev se la guerra continuasse il giorno successivo?“, risponde Bergoglio. Che poi spiega perché non abbia mai nominato Putin o la Russia: “Un Papa non nomina mai un capo di Stato e ancor meno un Paese, che è superiore al suo capo di Stato“.

Zelensky: “Russia rifiuta tregua pasquale? Ecco come trattano la fede cristiana”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commenta in un video sui social il rifiuto della Russia di una tregua pasquale. “Questo mostra molto bene che come i leader di questo paese davvero trattano la fede cristiana“. “Ma noi – aggiunge – manteniamo la nostra speranza. Speranza di pace, e la speranza che la vita supererà la morte“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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