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Il prezzo del gas in Europa segna un aumento storico

Il prezzo del gas in Europa ha raggiunto il picco massimo. Secondo l'analista di Commerzbank Carsten Fritsch, l'aumento è stato il risultato di "panico e paura" di fronte alle scorte ridotte con l'avvicinarsi dell'inverno.

Il prezzo del gas naturale è salito alle stelle, toccando nuovi massimi storici sui mercati europei. Sia a causa della forte domanda in arrivo in inverno, soprattutto in Asia, ma anche a causa dell’offerta limitata e per le scorte globali ridotte. Mai prima d’ora i prezzi dell’energia sono aumentati così in alto e così rapidamente.

Putin ritiene l’Europa responsabile del prezzo del gas

Il presidente russo Vladimir Putin ritiene che la principale responsabile della crisi del gas sia l’Europa. L’Europa secondo Putin non è riuscita a garantire contratti di consegna a lungo termine sufficienti con Mosca, alimentando così l’impennata dei prezzi record.

La loro intera politica era quella di rescindere i contratti a lungo termine e quella politica si è rivelata sbagliata” ha detto in un incontro con i funzionari del settore energetico russo. “Di conseguenza, il prezzo del gas ha ormai superato tutti i record storici: oggi si avvicina ai 2.000 dollari per mille metri cubi, più di dieci volte il prezzo medio dello scorso anno“,

L’Europa, che circa un terzo del suo fabbisogno di gas viene soddisfatto da Mosca, da anni dichiara di voler diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, con scarsi risultati.

Secondo Vladimir Putin, gli europei hanno iniziato a fare più affidamento sugli acquisti di gas spot piuttosto che sugli acquisti a lungo termine, legandoli a Mosca per diversi anni. Tuttavia, oggi, le vendite in contanti non ci sono.

Panico e paura per le scorte ridotte

Interpellato dall’Agence France-Presse, l’analista di Commerzbank Carsten Fritsch vede questa forte accelerazione determinata da panico e paura di fronte alle scorte basse mentre si avvicina l’inverno nell’emisfero nord.
La maggior parte degli osservatori di mercato indica anche la domanda asiatica, in particolare dalla Cina. I vincoli ambientali che limitano lo sfruttamento del carbone hanno infatti portato a gravi carenze energetiche. Hanno rallentato alcune fabbriche, e determinato un brusco spostamento della domanda di gas nel momento peggiore per l’Europa.

Gli analisti di ING aggiungono una serie di fattori come: prezzi dell’elettricità elevati, fornitura limitata dalla Russia e la possibilità di un inverno più freddo”. Secondo gli esperti di Capital Economics, i prezzi “rimarranno probabilmente alti rispetto agli standard passati” nel medio termine.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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