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Il sedano di Gesualdo è un nuovo Presidio Slow Food

Dal paese di Gesualdo dove oggi vivono tremilacinquecento persone arriva un nuovo Presidio Slow Food: il sedano di Gesualdo.

È arrivato un nuovo presidio Slow Food. Ci troviamo in Irpinia, a Gesualdo in provincia di Avellino, sulla dorsale tra la valle dell’Ufita e la valle del Calore. In questa zona, il settore agricolo è sempre stato quello trainante, almeno fino al terremoto del 1980. Gli agricoltori della zona venivano soprannominati “menestrari”, cioè verdurai, proprio per via della loro attività. La fama di produttori di ortaggi di qualità li portava a vendere i propri prodotti nei paesi limitrofi e il sedano era senz’altro il principe dell’orto.

Merito di un terreno fertile, naturalmente ricco d’acqua e di una costante esposizione al sole. Anno dopo anno, però, l’abbandono dei terreni e la sostituzione delle coltivazioni con varietà moderne più produttive ha esposto il sedano di Gesualdo al rischio di estinzione. Per impedire che questo accada, gli agricoltori, la comunità cittadina e i cuochi locali hanno avviato un importante lavoro di valorizzazione nel tentativo di coinvolgere le nuove generazioni e stimolarle a impegnarsi in questo progetto di salvaguardia.

Il sedano coltivato nell’Avellinese insieme alla cipolla piatta rossa di Pedaso, nelle Marche, e alle carote di Polignano, in Puglia, entrambi presidi Slow Food, potrebbero costituire un trio d’ingredienti invidiabili nella preparazione di un soffritto d’eccellenza. Questo soffritto unito ad una passata o polpa di pomodoro bottiglieddru siciliano darebbe vita ad un sugo invidiabile anche dai migliori chef al mondo.

Una coltivazione faticosa

Coltivare il sedano di Gesualdo è faticoso, perché questa coltivazione ha bisogno di tanto lavoro e di tanta assistenzaspiega Nadia Savino, la referente dei cinque produttori che aderiscono al Presidio Slow Food. Il sedano, che in dialetto viene chiamato accio, si semina a metà gennaio e, dopo circa tre settimane, cominciano a spuntare i primi germogli.

A fine aprile avviene il trapianto in pieno campo, mentre la prima raccolta avviene tra giugno e luglio. Di colore verde acceso nelle coste e nel ciuffo, presenta un gambo più chiaro, quasi bianco, e tondeggiante, con un diametro piccolo, che varia dai 3 ai 6 cm. A maturazione, la pianta raggiunge un’altezza che va dai 70 centimetri al metro.

La coltivazione è tanto impegnativa per la sua lavorazione: il disciplinare vieta diserbanti chimici, consentendo esclusivamente l’utilizzo di mezzi meccanici o le scerbature manuali, mentre le concimazioni si effettuano con fertilizzanti organici. Per la difesa, infine, si adottano metodi di lotta biologica e princìpi attivi di origine naturale.

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Coltivazione di sedano a Gesualdo

Difficile entrare nel mercato

E poi, prosegue Nadia, ci sono le difficoltà per l’immissione sul mercato.Il sedano fresco ha una commerciabilità limitata e questo è un fattore certamente limitante. Ma non ci perdiamo d’animo: stiamo lavorando su prodotti che abbiano una shelf life più lunga e che ci permettano di conservarne le caratteristiche organolettiche e nutritive, come ad esempio il sale di sedano. È un prodotto che nei Paesi anglosassoni viene molto utilizzato come condimento“.

L’obiettivo, spiegano i referenti, è triplice: “Contribuire alla salvaguardia della biodiversità, promuovendo una coltivazione storica che non va perduta; alimentare lo sviluppo di un turismo che, partendo dall’enogastronomia, contribuisca a rendere merito alla lunga storia del luogo; infine, creare le condizioni affinché la filiera alimentare si sviluppi in mercati più ampi, in grado di dare dignità al prodotto e gratificazione ai produttori.

Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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