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Immigrazione: marocchino vuole tornare a casa, ma il suo Paese lo respinge

RIMINI. L’attualità di questi giorni è lo scontro politico sulla questione immigrati, che ha due grandi fronti aperti: la contrapposizione tra molti sindaci e il Ministro Salvini per l’applicazione della nuova legge sulla sicurezza; l’autorizzazione allo sbarco di 49 immigrati, con il continuo e incivile rimpallo delle responsabilità tra i Paesi europei.

Ebbene in un simile contesto, fa notizia e suscita clamore la vicenda di un cittadino marocchino di 30 anni, che si trova in Italia e non può tornare nel suo Paese di origine.
In breve la curiosa vicenda che vede protagonista questo uomo.
Decide di farsi espellere dall’Italia, come pena alternativa alla detenzione nel carcere di Rimini, ma il Marocco suo Paese d’origine, gli nega il visto temporaneo, necessario per il rimpatrio dei cittadini senza documenti. L’uomo deve scontare una pena definitiva inferiore ai due anni a seguito di una serie di furti. E’ in attesa di ricevere una risposta dal consolato del Marocco a Bologna, al quale da tempo si è rivolto. Per il detenuto – che racconta di aver scritto anche ai ministri dell’Interno, Matteo Salvini e della Giustizia, Alfredo Bonafede – la Polizia penitenziaria di Rimini in stretto contatto con gli uffici della Questura, sta tentando di trovare una soluzione per procedere all’espulsione. Se non si riuscirà a rimpatriarlo prima, a giugno dovrà essere rimesso in libertà come clandestino per termine della pena che sta scontando.

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