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In arrivo da Malta 55 naufraghi salvati da Mediterranea

LAMPEDUSA. Archiviato, per modo di dire, il caso Sea Watch, un’altra nave di una ong è ferma al largo di Lampedusa. L’imbarcazione Alex di Mediterranea si trova al confine delle acque territoriali italiane, a 12 miglia dall’isola siciliana, e chiede un porto sicuro per i 55 migranti, tra cui quattro bambini e 11 donne – tre incinte e una in gravi condizioni – salvati giovedì sera da un gommone in pessime condizioni.

L’ultimo tweet lanciato dalla Ong Mediterranea

Sembrerebbe andare verso una soluzione la vicenda dei naufraghi salvati dalla Ong Mediterannea e caricati sulla barca Alex. “A seguito di contatti tra i governi maltese e italiano – annuncia il governo della Valletta – è stato deciso che Malta trasferirà 55 migranti, che sono stati salvati in mare al largo della Tunisia e che sono a bordo della nave Alex, a bordo di una nave delle forze armate di Malta e saranno accolti a Malta“.  Alle 4 di questa mattina la barca Alex era arrivata a 12 miglia da Lampedusa ma la Ong aveva spiegato che un decreto del ministero dell’Interno vietava l’attracco sull’isola.

malta naufraghi mediterranea

Nuovo mini sbarco la scorsa notte a Lampedusa, dopo quello di ieri sera con 55 persone recuperate dalle motovedette della guardia di finanza e della capitaneria. Intorno alla mezzanotte è approdato direttamente in porto l’ennesimo barchino con a bordo 14 migranti, tra i quali due donne e 4 bambini. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha tuttavia ribadito la linea dei porti chiusi e ha vietato l’ingresso all’imbarcazione nel porto di Lampedusa. 

Malta, in accordo con il governo italiano, si è detta quindi disponibile ad accogliere i naufraghi, a patto che l’Italia ne prenda altrettanti che si trovano dall’isola. Data l’impossibilità del veliero Alex di affrontare la traversata verso il porto di La Valletta, il governo maltese ha annunciato che i migranti saranno trasferiti a bordo di una nave delle forze armate e saranno accolti nel Paese. 

Twitter @RescueMed

Ma dall’ong smentiscono: “Purtroppo – afferma Alessandra Sciurba, la portavoce di Mediterranea Saving Humans – non c’è nessuna nave delle Forze Armate in arrivo da Malta. Il nostro capo missione ha appena parlato con il Centro di coordinamento dei soccorsi di Roma il cui responsabile ha affermato che non c’è alcuna intenzione di organizzare il trasferimento con mezzi militari maltesi o italiani“. Intanto la condizione di donne, bambini e uomini a bordo si sta rapidamente deteriorando. E dalla Alex lanciano l’appello: “La concessione di un porto sicuro di sbarco è urgente“. 

Giuseppe Muri

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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