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In Georgia la particolare mostra “Warhol and the West”

Andy Warhol insolito nel suo interesse per il West, ha lavorato anche su soggetti come indiani e generali. In mostra per la prima volta il mondo dei cowboy in “Warhol and the West”, l’esposizione che da ieri sarà visitabile fino al 31 dicembre prossimo al Booth Western Art Museum di Cartersville in Georgia. Co-curata da Faith Brower del Tacoma Art Museum e Seth Hopkins, quest’ultimo direttore esecutivo del Booth Museum, si tratta della prima mostra museale che esplora a fondo l’amore dell’icona della pop art per il West, un sentimento espresso sia nella sua arte, nei suoi film, i suoi viaggi, gli oggetti collezionati, gli abiti che indossò, in più di 100 pezzi dell’artista statunitense. Il famoso “Triple Elvis” è forse il pezzo più particolare di “Warhol and the West”, in cui per la prima volta Elvis appare nelle opere di Warhol, in posa da pistolero.

Triple Elvis Andy Warhol

«Anche i suoi fan più appassionati probabilmente non sono a conoscenza del fatto che l’artista fosse attratto dal West. Tuttavia il West fu un’influenza costante per quasi tutta la sua vita. Warhol indossava stivali da cowboy e spesso amava fare viaggi a Taos (cittadina nel deserto del Nuovo Messico, ndr), Forth Worth (luogo rinomato per i cowboy in Texas, ndr) e in Colorado. Accumulò, inoltre, una quantità enorme di oggetti e manufatti degli indiani d’America», ha dichiarato – Hopkins all’Ansa. Si sa, infatti, che prima della sua morte uno tra i progetti più significativi fu la serie “Cowboys and Indians” con 14 soggetti western iconici, tra cui una serigrafia di John Wayne.

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