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In Senato nasce il nuovo gruppo dei ‘Responsabili’, si avvicina il Conte-ter?

Da questa mattina la notizia è ufficiale: oggi si è costituito il nuovo gruppo parlamentare di ‘Responsabili‘, denominato Europeisti Maie Centro democratico, che appoggerà Giuseppe Conte nell’intento di ottenere in terzo mandato consecutivo. Lo ha comunicato in apertura di seduta la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

I componenti che fanno parte del nuovo gruppo sono i senatori Raffaele Fantetti, Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Saverio De Bonis e Ricardo Merlo, provenienti dal gruppo Misto componente Maie, Tatiana Rojc e Gianni Marilotti, appartenenti al centrosinistra dal Gruppo delle Autonomie e dal Pd, Gregorio De Falco, dal gruppo Misto componente Azione, e i due ex forzisti Andrea Causin e Maria Rosaria Rossi.

La nascita del nuovo gruppo parlamentare avviene proprio il giorno successivo alle dimissioni di Conte, che ieri in un lungo post su Facebook si era auspicato la formazione in tempi rapidi di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale“. Ipotesi che secondo il premier dimissionario è possibile solo attraverso “un’alleanza di chiara lealtà europeista” (infatti non è casuale che il gruppo abbia come primo termine nella sua denominazione la parola Europeisti) che sia in grado di approvare le riforme più importanti per il Paese come quella elettorale di stampo proporzionale e riforme istituzionali e costituzionali, come ad esempio la sfiducia costruttiva, che siano in grado di garantire il pluralismo della rappresentanza insieme a una maggiore stabilità del sistema politico.

Responsabili

Il gruppo dei “Responsabili” registra già la prima defezione: all’ultimo minuto si tira indietro Sandra Lonardo

All’appello manca l’ex azzurra Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, tra i principali sostenitori della nascita del nuovo gruppo a Palazzo Madama. “Sì, in effetti sono fuori dal Gruppo che sarebbe nato in Senato. Non ho mai firmato”, aveva confermato in mattinata all’Adnkronos la senatrice.

Secondo alcune fonti la senatrice Lonardo avrebbe deciso di non aderire dopo un acceso battibecco con Maria Rosaria Rossi, ex tesoriera di Forza Italia ed ex braccio destro di Silvio Berlusconi, sul simbolo del costituendo gruppo. Raccontano che Lonardo avrebbe voluto inserire accanto al logo del Maie e del Centro democratico anche il suo simbolo ‘Noi campani’ con cui si era presentata alle ultime regionali in Campania a sostegno di De Luca ma l’ex forzista Rossi si sarebbe opposta.

Lady Mastella avrebbe addirittura minacciato di lasciare il tavolo delle trattative rischiando di far saltare tutto in quanto con un senatore in meno c’era il forte rischio di non avere il numero minimo di senatori previsto da regolamento per creare un gruppo. Secondo le stesse fonti la stessa Rossi in extremis avrebbe trovato altri due ‘Responsabili’ per garantire la nascita del nuovo contenitore politico, anche se l’ex segretaria politica personale del Cavaliere ha smentito seccamente la ricostruzione.

Perché Conte vorrebbe far approvare una riforma sulla sfiducia costruttiva?

La sfiducia costruttiva è una delle riforme costituzionali a cui Giuseppe Conte tiene di più. Approvata in molti stati nel secondo dopoguerra ha come scopo principale quello di razionalizzare la forma di governo parlamentare in carica, rafforzando la stabilità dell’esecutivo.

La riforma consiste nell’impossibilità da parte del parlamento di votare la sfiducia al governo in carica se, contestualmente, non concede la fiducia ad un nuovo esecutivo. In sostanza se fosse già stata attuata il governo Conte bis sarebbe ancora in carica.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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