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Inps, chi percepisce l’assegno di invalidità non potrà più lavorare

Una circolare Inps toglie l'assegno di invalidità a chi lavora anche solo pochi giorni alla settimana o anche solo poche ore. Decisione che non aiuta un categoria fragile togliendole la socializzazione e la sostenibilità economica

Una nuova circolare Inps ha stabilito che che chi prende un assegno di invalidità non può lavorare anche se lavora pochi giorni e poche ore alla settimana.  Una decisione che per molti penalizza e non aiuta, perché con l’assegno dell’Inps la persona invalida non può viverci. Oltre a non poter sopravvivere perde la possibilità, nonostante la malattia, di tenersi impegnato, socializzare e arrotondare la cifra corrisposta dall’inps.

Una circolare Inps dall’effetto immediato

La controversa novità viene denunciata dall’Osservatorio Malattie Rare (OMaR), che fa riferimento a una recente comunicazione dell’Istituto di Previdenza Nazionale. Fino a questo momento l’Inps aveva erogato l’assegno anche a chi svolgeva piccoli lavori. Era stabilito un tetto massimo di reddito di circa 4.000 euro all’anno , in caso di invalidità tra il 74% e il 99%. 15mila per una invalidità fino al 100%, purché iscritto alle liste di collocamento mirato, e superiore anche in questo caso al 46%. Con la nuova circolare con effetto immediato, l’indennizzo spetterà solo a coloro che non lavorano neppure per poche ore.

Purtroppo è così, per effetto della circolare Inps che ha recepito una sentenza della Cassazione. Questo, però, significa cancellare l’inclusione sociale, che passa anche evidentemente dal lavoro. Una persona con invalidità, ma in grado di svolge piccoli lavoretti o qualche forma di collaborazione ora sarà costretta a scegliere e per molti significherà restare a casa. Resterà in isolamento pur di non perdere quel minimo di aiuto rappresentato dall’assegno mensile di invaliditàspiega alla rivista Donna Moderna, Ilaria Vacca, dello Sportello legale di OMaR.

Ma oltre all’isolamento, questa categoria rischia l’impoverimento economico Se si sceglie di non lavorare e optare per l’assegno, nel migliore dei casi sommando le altre prestazioni previste per legge, si può arrivare a percepire circa 1.000 euro al mese. Ma si tratta della migliore delle possibilità, altrimenti le cifre sono più basse” denuncia Ilaria Vacca.
Anche quando la persona invalida viva con un affitto molto basso, non riuscirà ad arrivare a decenti livelli di sussistenza.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

Una risposta a “Inps, chi percepisce l’assegno di invalidità non potrà più lavorare”

  1. Se portano l’assegno di invalidità a 1000 € per chi ha disabilità dal 74 al 99% la nuova circolare dell’INPS potrebbe pure andare. I politici possono dare un po di dignità a persone che hanno lavorato una vita, e adesso si trovano in disabilità, dovrebbero veramente vergognarsi per queste decisioni.

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