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Inter : Icardi perde la fascia da capitano

TORINO. Sembrava fosse tornato il sereno in casa nerazzurra dopo la vittoria di misura sabato sera a Parma. Un risultato positivo che mancava in campionato da oltre un mese, l’ultima vittoria risale al 29 gennaio 2018 per 0-1 in casa dell’Empoli con rete di Keita. Una squadra che dopo la sosta di campionato ha faticato notevolmente a ritrovare il gioco che aveva caratterizzato la prima fase del girone d’andata e le aveva permesso di raggiungere stabilmente il terzo posto in classifica, fondamentale per la qualificazione alla Champions League.

Oggi è successo qualcosa di clamoroso perché alle 12:34 la società attraverso un tweet ufficiale ha comunicato che il nuovo capitano è Handanovic.

A quanto trapelato da fonti interne la decisione è stata presa dal tecnico Luciano Spalletti, che avallato da Beppe Marotta e Piero Ausillio, ha comunicato la scelta a giocatori e staff tecnico al termine dell’allenamento mattutino alla Pinetina. Non bastasse, sempre attraverso Twitter, è stata diramata la lista ufficiale dei convocati per il prossimo incontro di Europa League in trasferta contro il Rapid Vienna nella quale non compare Icardi. Una scelta che lascia sorpresi tifosi e addetti ai lavori.

Probabilmente il tecnico di Certaldo non è rimasto piacevolmente colpito dalle dichiarazioni a più riprese di Wanda Nara, moglie e manager dell’attaccante argentino, in merito alla trattativa inerente il rinnovo del contratto, alle considerazioni sul gioco della squadra e sulla gestione dei calciatori. Per chi avesse la memoria corta Spalletti ha vissuto a Roma una storia di amore e odio nei confronti di un grande campione riconosciuto a livello mondiale, che ha vissuto in maniera tribolata gli ultimi anni della sua carriera in giallorosso, proprio quando l’allenatore era alla guida della squadra capitolina. Si tratta di Francesco Totti. Nella sua autobiografia “Un Capitano” descrive in diversi capitoli l’evoluzione del rapporto con il mister alla guida della squadra dal 2005 al 2009 e dopo la parentesi russa allo Zenit di San Pietroburgo nella stagione 2016/17.

Spesso quest’anno l’ex capitano dell’Inter è salito agli onori della cronaca, non tanto per il rendimento abbastanza positivo certificato da 15 gol in 28 partite, quanto per il fatto che la moglie abbia fatto trapelare durante le ospitate televisive a Tiki Taka, che la società avesse voluto liberarsi del giocatore nella scorsa finestra estiva di mercato cedendolo alla Juventus. Ma stoicamente Mauro si sia rifiutato e abbia giurato fedeltà alla Milano nerazzurra. In recenti occasioni ha avuto modo di affermare che per il rinnovo del suo assistito non abbia avuto modo di parlare con la società e che dalle cattiverie trapelate in merito alla trattativa si sarebbe aspettata una maggior tutela da parte della squadra. Successivamente ha contestato in maniera velata l’operato di Spalletti dichiarando che non effettua i cambi in maniera tempestiva, in riferimento all’inserimento tardivo di Lautaro Martinez nell’ultima gara, e che avrebbe dovuto approfittare del fatto che sono grandi amici, come se questo fosse sinonimo di vittoria assicurata. Dulcis in fundo le ennesime considerazioni in merito al rinnovo ” Se dovessi scegliere tra il rinnovo e l’arrivo di uno che gli mette cinque palloni buoni, forse preferisco che Mauro abbia un aiuto in più”. 

Questa frase ha rappresentato la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso e oggi pomeriggio il coach dell’Inter spiegherà in conferenza stampa i motivi che hanno portato a queste scelte.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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