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Ipotesi fase 2: orari differenziati per uffici, industrie e aziende

Orari differenziati d’ingresso e d’uscita per uffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio cui starebbe lavorando il governo in vista del fatidico 3 maggio, giorno fino al quale si estende il lockdown stabilito nell’ultimo dpcm firmato del premier Giuseppe Conte. La decisione sarebbe strettamente collegata a un altro dei nodi centrali della task force guidata da Vittorio Colao, quello della riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite “scaglionate” consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti.

Intanto il Viminale con una circolare del ministero dell’Interno, emessa dopo l’entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile, ricorda ai prefetti l’obbligo di rispettare determinate precauzioni nei negozi. In particolare, si legge, è necessario, per gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, “assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni“.

orari differenziati

Nella stessa circolare si aggiunge inoltre che i prefetti potranno chiedere la collaborazione delle Asl e avvalersi degli Ispettori del lavoro per controllare l’osservanza delle precauzioni “dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori“.

Norbert Ciuccariello

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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