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La giustizia sportiva condanna il Palermo in C

ROMA. Palermo retrocesso all’ultimo posto della classifica del campionato di serie B appena concluso (chiuso al terzo posto) e quindi in serie C. E’ questa la sentenza del tribunale federale nazionale della Figc sull’illecito amministrativo contestato dalla Procura alla società siciliana. Il Consiglio direttivo della Lega di B, dopo la sentenza del Tfn ha di fatto disposto la retrocessione del Palermo, deliberando “all’ unanimità di renderla immediatamente esecutiva e di procedere con le partite dei playoff con le date programmate lo scorso 29 aprile. Le quattro squadre retrocesse in C sono dunque Foggia, Padova, Carpi (come determinato dal campo), e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva)”.

Maurizio Zamparini

Cinque anni con preclusione sono stati inflitti ad Anastasio Morosi e 2 anni di inibizione a Giovanni Giammarva, rispettivamente presidente del Collegio sindacale e presidente del cda del Palermo. Alessandro Albanese, nominato lo scorso 3 maggio presidente del Palermo, non ci sta: “La sentenza non riesco a comprenderla, ma sarà un mio limite. Ricorreremo in appello, i nostri legali stanno scrivendo il ricorso che sarà naturalmente fatto per obiettare punto su punto. La nuova società è pronta a dare evidenza dei fondi che servono per fare un grande campionato di Serie A: se qualcuno pensa che Palermo abbia una società di Serie C si sbaglia. Quello che posso dire è che come società siamo più carichi di prima”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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