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La scoperta di milioni di nuove specie dal codice a barre del Dna

Il progetto “Bioscan” da 180 milioni di dollari, guidato dall’università canadese di Guelph, con Paul Hebert, si avvale anche di una tecnologia ideata in Italia dal genetista Massimo Delledonne dell’università di Verona. Nato nel 2003, è concepito per identificare nuove specie dal “codice a barre” del Dna, e lo studioso italiano ha messo a punto uno dei dispositivi portatili per analizzare il Dna. La rivoluzione del progetto, che ha cominciato a prendere piede nel 2010 grazie al consorzio International Barcode of Life con la costruzione di una banca dati di riferimento di specie note, consiste nel fatto che in poche ore si possono conoscere anche specie che si potrebbero estinguere in fretta. Sono 30 i partner coinvolti nella ricerca che ha l’obiettivo di raccogliere in sette anni campioni in 2mila e 500 siti, al fine di scoprire l’esistenza di circa 2 milioni di nuove specie. Si stima infatti che le specie da scoprire siano più numerose rispetto agli 1,8 milioni al momento classificate, arrivando a ipotizzare un numero compreso tra 8,7 e 20 milioni. 

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«I biologi evoluzionisti andavano in giro per il mondo, cercavano nuove specie, le studiavano al microscopio per diverse ore, se non per intere giornate, e a volte scoprivano che quell’organismo era già noto. Questo metodo è inefficiente e lento in un momento in cui ogni giorno perdiamo nuove specie», ha dichiarato Delledonne all’Ansa. Qual è, dunque, la procedura da seguire? Si analizzano sequenze di Dna chiamate codici a barre, uniche per ogni specie, combinate con sequenziatori di Dna rapidi, economici, e facili da trasportare per essere utilizzati nelle foreste, senza dover prelevare gli organismi per studiarli in laboratorio. E questo è vantaggioso, perché, come testimoniato da Delledonne, in alcuni Paesi non è possibile né prelevare gli animali, e nemmeno il loro Dna. Inoltre, se il software non riesce a far combaciare la sequenza di un codice a barre di un campione a una specie esistente, immediatamente contrassegnerà il campione per altri controlli verso una nuova specie.

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