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L’addio a Dr. John, mitico cantautore di New Orleans

NEW ORLEANS. E’ scomparso all’età di 77 anni Dr. John, cantautore di New Orleans che ha saputo mescolare nella sua musica il blues, il rock e il boogie woogie, scrivendo una delle pagine più importanti della musica popolare americana . Malcolm John Rebennack, questo il suo vero nome, è stato stroncato ieri da un attacco cardiaco. A darne la notizia è stata la famiglia del celebra cantautore statunitense che in pubblico non appariva più dalla fine del 2017, quando cancellò diversi concerti. In un messaggio si legge: “La famiglia ringrazia tutti coloro che hanno condiviso il suo unico viaggio musicale e chiede privacy in questo momento. Le esequie saranno annunciate nei prossimi giorni”.

Malcolm John nasce nel 1941 e cresce nel quartiere di 3rd Ward, scoprendo i classici del jazz nel negozio di dischi gestito dal padre. Impara da autodidatta a suonare tastiere e chitarra, prendendo confidenza con gli strumenti delle sale di incisione: diventato, a soli sedici anni, uno dei session più apprezzati della sua città, deve affrontare una delle più grandi sfide della sua carriera nella prima metà degli anni Sessanta, quando perde l’anulare sinistro per le conseguenze di una ferita procuratasi nel corso di una sparatoria durante un concerto a Jackson, Mississippi. Coinvolto in attività illegali come vendita di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione, Dr. John viene condannato a due anni di reclusione, che sconta nel penitenziario di Fort Worth, Texas, prima di trasferirsi a Los Angeles, dove prosegue con successo la sua carriera musicale.

Di prestigio le collaborazioni in studio: dai Rolling Stones a Van Morrison, da Sonny & Cher a Frank Zappa. Nella sua lunga carriera Dr. John vince cinque Grammy Awards, mentre nel 2011 è entrato a far parte della Rock and Roll Hall of Fame. Tra i suoi album più noti ricordiamo “Gris-Gris” (1968), “Remedies” (1970), “Dr. John’s Gumbo” (1972), “Desitively Bonnaroo” (1974) e “City Lights” (1979).

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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