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Le vacanze estive di scrittori e pittori del passato: l’Italia tra le mete

Dove andavano in vacanza i grandi artisti del passato? L’Italia, e in particolare Viareggio, fu scelta sia dal pittore tedesco Paul Klee (oltre alla Tunisia), sia dallo scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio, che vi portò l’attrice Eleonora Duse nell’estate tra il 1898 e il 1902, e poi nel 1906, soggiornò nella villa “La Versiliana”, a Pietrasanta, dove scrisse “Alcyone”. Amava la spiaggia sabbiosa della località toscana dove, si racconta, cavalcava nudo, accompagnato dai suoi 29 cani. Il nido d’amore con la Duse fu anche l’albergo Camussot a Balme, nelle Valli di Lanzo. Restando sempre in Italia, negli Anni Sessanta Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Enzo Siciliano, e altri amici artisti scelsero per le loro vacanze estive Sabaudia, luogo più tranquillo rispetto a Fregene. Moravia durante il mattino scriveva, ma scendeva anche in spiaggia a passeggiare e raccogliere telline, mentre nel pomeriggio faceva la spesa al mercato, e tornava a casa a cucinare per gli amici. Spostandoci in Liguria, nell’estate del 1883, il celebre pittore impressionista Claude Monet si recò con l’amico artista Renoir a Bordighera, dove ritornò da solo l’anno seguente, stabilendosi alla pensione Anglaise. Lavorò spesso en plein air, colpito dai colori del mare e delle palme, dipingendo in circa due mesi una cinquantina di opere.

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Lo scrittore Alberto Moravia sulla spiaggia di Sabaudia

Il sud della Francia, invece, ha accolto il pittore spagnolo Pablo Picasso nel 1914 ad Avignone. Picasso s’innamorò della Provenza, da cui trasse anche ispirazione per i suoi lavori, mentre nel 1920 si spostò a Juan-les-Pins, scoprendo nelle vicinanze Antibes, in Costa Azzurra, dove fece ritorno più volte negli anni. Nel 1946 vi portò l’amante François Gilot, con cui trascorse giornate piacevoli sulle più belle spiagge della costa, mentre di notte dipingeva presso il castello Grimaldi di Cagnes-sur-Mer. Qui realizzò una settantina d’opere, che poi regalò allo Chateau, oggi trasformato in un centro espositivo e museo d’arte moderna. La Costa Azzurra fu meta scelta anche da Francis Scott Fitzgerald, che si trasferì insieme con la famiglia. A Nizza soggiornò nel celebre hotel Negresco. Erano gli Anni Venti, epoca in cui l’atmosfera del posto e le feste a cui partecipò lo scrittore influenzarono lo stile letterario, in particolare per il romanzo “Il grande Gatsby”. E ancora la Francia, in questo caso la Normandia, attirò agli inizi del Novecento lo scrittore Marcel Proust, che andò in vacanza a Cabourg, cittadina sul mare, dove, al Grand Hotel prenotò sempre la stanza numero 414 al quarto e ultimo piano, oggi diventata un museo. Pont-l’Évêque e Trouville-sur-Mer, sempre in Normandia, furono i luoghi di villeggiatura di Gustave Flaubert.

La camera 414 del Grand Hotel di Cabourg, dove soggiornava lo scrittore Marcel Proust, vacanze estive artisti
La camera 414 del Grand Hotel di Cabourg, dove soggiornava lo scrittore Marcel Proust

Le vacanze estive della famiglia di Salvador Dalì si trascorrevano, invece, a Cadaqués, villaggio di pescatori vicino a casa loro, a Figuera, in Costa Brava. Ispirandosi al luogo, il più bel posto del mondo secondo Dalì, l’artista lo dipinse in stile impressionista con gli uliveti e le case bianche come sfondo. Inoltre, nel 1929 qui incontrò Gala, la sua futura sposa e musa, e insieme si stabilirono in modo permanente dalle parti della spiaggia di Port Lligat. Infine, la scrittrice Virginia Woolf scelse per le sue estati la località di Saint Ives, in Cornovaglia, dove la famiglia passò ogni estate fino al 1895. Qui la scrittrice fece importanti conoscenze, come gli scrittori George Meredith e Henry James, trascorrendo momenti felici. La residenza estiva della Woolf, Talland House, dominava la baia di Porthminster, e molti paesaggi della cittadina sono stati “ospitati” nei suoi racconti, come in uno dei suoi scritti di maggior successo, “Gita al faro”.

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