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L’Europa in pillole

Premessa

Non passa giorno senza che si leggano sui giornali opinioni negative nei confronti dell’Unione Europea, considerata come causa, unica o ultima, di tutti i guai dell’Italia. E’ doveroso notare che spesso le critiche non solo sono ingenerose, ma anche infondate. Sono diffuse con grande superficialità per fare in modo di nascondere colpe, che invece sono da collegare ai cattivi governi delle istituzioni italiane. Quello che lascia perplessi e che disorienta chi legge è questo: il più delle volte le affermazioni di critica, anche se provenienti da personaggi autorevoli, sono la conseguente mancanza di una conoscenza precisa dell’Europa. Diventa necessario avere una nozione precisa di cosa sia, perché prima di criticare bisogna conoscere in termini precisi la realtà, che si vuol censurare. Questa rubrica non vuole avere il compito di impedire la critica, bensì vuole mettere nella condizione di farlo anche chi desidera criticare, basando però le proprie tesi su una conoscenza corretta delle istituzioni e delle norme europee.

Europa nel 1911 (Wikipedia)

Richiamo storico

Guardando la storia, a partire dalla caduta dell’impero romano, si nota negli scritti filosofici e politici la presenza dell’idea di Europa, intesa come istituzione che comprende e governa quasi tutte le regioni del vecchio continente. Si può inoltre affermare che molti conflitti, di cui sono piene le pagine dei libri di storia, si sarebbero potuti evitare se ci fosse stata un’autorità centrale in grado di bloccare le tendenze espansionistiche di qualche nazione con la vocazione al dominio sugli altri. Non si farà in questa sede un approfondimento di questi eventi del passato, ma un richiamo al secolo scorso, il Novecento. Tra le cause che hanno generato la seconda guerra mondiale va certamente presa in considerazione la contrapposizione tra Francia e Germania per gravi problemi di carattere economico legati alle risorse del carbone e dell’acciaio. Non si deve dimenticare che il l’impulso iniziale, datato 1950, che ha portato alla collaborazione istituzionale tra Germania e Francia con il fondamentale contributo dell’Italia, è stato proprio quello di regolare la questione del carbone e dell’acciaio, creando una comunità ad hoc per gestire queste risorse: la CECA (Comunità Economica Carbone Acciaio). Adenauer( Germania Occidentale), Schuman( Francia) e De Gasperi( Italia) sono da considerare i padri fondatori della Comunità Europea proprio per aver creato questa istituzione, che in seguito avrebbe favorito la nascita dell’ Europa Unita. Grazie a questa istituzione l’Europa ha vissuto dal 1950 ad oggi senza guerre interne, poiché sono sempre state trovate soluzioni pacifiche alle varie contese. Si può pertanto dire che un risultato concreto è stato raggiunto dall’Unione Europea: la pace tra i popoli del vecchio continente dopo numerosi secoli di guerre e lotte fratricide.

(Wikipedia)

Le difficoltà odierne

Attualmente si registrano diverse difficoltà perché si sono smarriti gli obiettivi iniziali, che avevano spinto i padri fondatori ad agire.
L’ Europa nasce come istituzione politica, cioè è stata concepita come entità unitaria, legata da elementi molto importanti sia da un punto di vista della cultura e che della tradizione. Per svariate circostanze questi elementi di base si sono persi per strada e sono prevalse componenti più economiche, anzi di matrice esclusivamente finanziaria e monetaria, che hanno messo in crisi i valori fondanti della Comunità. Sotto questo punto di vista allora è necessario riscoprire i principi iniziali con forti contenuti sociali, senza rinnegare il resto ovviamente, perché contro la storia non si può andare.

Cosa significa conoscere l’Europa?

Conoscere l’Europa assume un particolare significato, perché vuol dire cogliere in modo preciso il significato sostanziale e giuridico delle istituzioni dell’Unione Europea. Qualche esempio: oggi si sente parlare di parlamento europeo, di commissione, di consiglio. Di sovente queste parole finiscono per essere termini, il cui significato preciso sfugge anche a chi ne fa uso. La stessa considerazione vale per parole come regolamento, direttiva, decisione, utilizzate nella accezione corrente come sinonimi, mentre sinonimi non sono. Con questa rubrica si cercherà di contribuire al chiarimento.

L’Europa vista di notte dai satelliti

Obiettivi della rubrica

Non si devono sottovalutare i vantaggi, che possono collegarsi alle riflessioni, che verranno proposte in questa rubrica, aperta anche ai quesiti di chi legge. Al lettore innanzi tutto viene offerta la possibilità di cogliere il significato dei termini. Possedere la conoscenza delle parole significa acquisire la capacità di esprimere in modo corretto e quindi comprensibile il proprio pensiero. Il dialogo infatti è possibile nella misura in cui c’è la condivisione del significato delle parole. In secondo luogo cogliere la portata delle parole significa avere la possibilità di conoscere i propri diritti e la portata dei propri doveri. Per essere cittadini europei è indispensabile conoscere nel significato corretto la linea di comportamento da tenere. In terzo luogo una conoscenza delle istituzioni e delle normative europee offre la possibilità a chi vuole criticare e contestare di esprimersi nel rispetto puntuale del significato dei termini, che sono da collegare al sistema giuridico europeo. L’ultimo obiettivo, denso di significato sociale, è quello di rendere l’Europa più vicina a chi legge e quindi far sentire L’Europa una realtà viva. Tenderemo comunque a rendere questo percorso di conoscenza semplice, per contribuire a far crescere l’idea dell’ Europa.

Franco Peretti

Professore ed esperto di diritto europeo

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