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Liguria paralizzata dalle code in autostrada, Toti: “Pronti a chiedere i danni”

Nella giornata di oggi ad esempio il traffico si sono verificate lunghe code in A7 e in A10: in A7, in direzione Milano, il traffico è incolonnato per 14 km tra Genova Bolzaneto e Ronco Scrivia a causa della chiusura del tratto per rifacimento dell’asfalto; mentre in A10, la coda di 9 km è tra Genova Aeroporto e il bivio A10/A26 dei Trafori, in direzione Ventimiglia, per lavori.

Una situazione che non coinvolge solo gli automobilisti, ma si ripercuote su numerose categorie professionali come autotrasportatori, terminalisti, armatori, albergatori, balneari e ristoratori, che oltre a subire la crisi economica causata dall’emergenza sanitaria, sono costretti ad affrontare le conseguenze della congestione del traffico autostradale.

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A combattere per tutelare i diritti di queste categorie e della stessa Regione scende in campo il presidente della Liguria Giovanni Toti che annuncia di avviare un’azione civile per la richiesta di risarcimento danni nei confronti del Ministero dei Trasporti e di Aspi, sia per i mancati introiti fiscali che per il danno di immagine al territorio.

Il governatore si è detto pronto a coinvolgere in questo percorso sia i sindaci, attraverso Anci, che le categorie economiche, con le Camere di Commercio. “In assenza di risposte alle nostre sollecitazioni – ha spiegato a margine di una visita della leader di FdI Giorgia Meloni ai cantieri del nuovo ponte – abbiamo deciso di dare avvio a un’azione civile di risarcimento danni, oggi partiranno i primi atti formali che sono le richieste di accessi agli atti alla società concessionaria e al Mit, che sono concedente e concessionario di un contratto di cui noi siamo le vittime“. Si tratta di un’azione formale di contenzioso, decisa dopo aver tentato di risolvere la questione in via bonaria, senza ricevere risposte.

Toti ha inoltre pubblicato alcuni pungenti tweet nei quali ha accusato il Ministero delle Infrastrutture, il cui ministro è la deputata del Pd Paola De Micheli, di non aver risposto in alcun modo alle richieste della Regione e di non aver cercato in alcun modo di risolvere la grave situazione che sta paralizzando la Liguria.

Nella migliore delle ipotesi – tuona Toti – si tratta di ignavia, incompetenza, codardia. Nella peggiore la volontà di un Governo e di un Ministro di utilizzare un piano folle per screditare un territorio che ha saputo rialzarsi e ha cacciato una classe dirigente inadeguata come Pd e M5S.” Il governatore della Liguria assicura che chi è responsabile di aver causato questi gravi disagi non la passerà liscia: “Non ci daremo pace – conclude Toti – finché non pagheranno in tutti i modi questa grave incapacità.

Ritornando al brano di Venditti il ritornello recita “Lo so, lo sai, il tempo vola. Ma quanta strada per rivederti ancora“. Ma se oltre la lunga strada da percorrere ci sono di mezzo code infinite, come quelle che si stanno verificando in Liguria da quasi quattro settimane, è sicuro che il tempo sia destinato a non passare mai.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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