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L’importanza delle api nella seconda Giornata mondiale a loro dedicata

Si celebra oggi la “Giornata mondiale delle api”, proclamata nel 2018 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite su iniziativa della Repubblica Slovena, e con il sostegno e il voto favorevole dell’Italia. Numerose sono le iniziative nel Bel Paese della “Giornata Mondiale dell’Ape Italiana”, una sottospecie di ape autoctona, diffusa e apprezzata in tutto il mondo, caso unico da salvaguardare e tutelare. Si parla sempre più spesso del ruolo fondamentale delle api per la biodiversità. «La pazza primavera ha creato gravi problemi agli alveari con il maltempo che ha compromesso molte fioriture, e le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre se lo mangiano per sopravvivere. Non si tratta solo della produzione del miele poiché prodotti come mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti», spiega Coldiretti.

alveari

L’apicoltura italiana è un settore importante in Italia, e la funzione impollinatrice delle api a favore degli ambienti rurali, naturali, e urbani è determinante, ma la sopravvivenza di questi insetti è a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento, e dell’uso dei pesticidi. La Fai, Federazione apicoltori italiani, ricorda che la categoria apistica, grazie anche all’impegno con Confagricoltura, ha conseguito dal 2004 lo status di “produzione agricola” riconosciuto dal Codice civile. Si contano 55mila apicoltori censiti, in crescita come il patrimonio apistico nazionale, che nel 2018 ha raggiunto un milione e 500mila alveari, con una produzione potenziale di circa 23mila tonnellate e un volume d’affari stimato in 150 milioni di euro, oltre i 2 miliardi di euro di valore della produzione delle sole colture di interesse agro-alimentare.

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