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Maltempo, nubifragi e violente grandinate in Abruzzo

Il maltempo sta flagellando in gran parte il centro Italia, sopratutto l’Abruzzo, le Marche e la zona del ravennate. Una violenta grandinata si è abbattuta su Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance. Diciotto le persone fino ad ora finite in pronto soccorso a causa delle ferite provocate dai chicchi di grandine. In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo.

Il fenomeno ha provocato danni consistenti sopratutto nel capoluogo abruzzese: la furia della grandine ha danneggiato numerose vetture, parabrezza e vetri infranti, oltre ai tetti danneggiati. Numerosi i disagi per la circolazione anche nell’entroterra. Sulla superstrada che da Teramo conduce al mare automobili attualmente ferme in coda per scarsa visibilità.

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Situazione critica all’ospedale di Pescara a causa del maltempo che si sta abbattendo sulla città. L’acqua ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie. Sono in corso verifiche sugli ascensori per valutare se è possibile gestire le urgenze. Completamente allagati i seminterrati. Fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi.

Mentre in provincia di Ravenna una tempesta di vento e pioggia si è abbattuta su Milano Marittima provocando ingenti danni. Diversi gli alberi abbattuti, tra cui vari pini marittimi, ma anche segnali stradali, cartelli e infrastrutture mobili divelte, come spiega il Comune di Cervia. Una donna è rimasta ferita ed è stata portata all’ospedale Bufalini di Cesena, in condizioni serie, anche se non sarebbe in pericolo. Alcune strade sono state chiuse.

L’Italia è sempre più esposta ad eventi climatici estremi perché manca la ‘protezione‘ che era data una volta dall’anticiclone delle Azzorre. Lo spiega Antonello Pasini, fisico dell’atmosfera del Cnr. “Una volta questi fenomeni avvenivano solo dopo Ferragosto perché l’anticiclone ci proteggeva dalle correnti perturbate – sottolinea – ora la circolazione è cambiata, arrivano anticicloni più caldi come quello libico, così non solo ci sono più ondate di calore, ma anche più eventi estremi“.

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