• IL SANTO DEL GIORNO

Maria Santissima, Madre di Dio, ha dato la natura umana a Gesù

Dalla Santa Vergine Maria il Verbo prese la carne, ed il Figlio di Dio Gesù Cristo è nato ed abitò in mezzo agli uomini, unico Salvatore, a cui da Maria e Giuseppe fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome. 

Il 1° gennaio viene dedicato dalla Chiesa cattolica a Maria Santissima Madre di Dio per iniziare il nuovo anno con Colei che ha offerto la natura umana a Gesù.

La sua “storia terrestre” inizia nell’attimo della risposta positiva di Maria all’Arcangelo Gabriele nell’atto dell’Annunciazione. La maternità verginale di Maria è presentata come segno della divinità del Figlio. Lo stretto legame di Madre-Figlio li rende uniti inseparabilmente nella storia della salvezza. L’unione non distrugge, però, la differenza qualitativa: Cristo è Dio e Maria, una creatura terrena.

Si tratta dell’unico caso accertato nella storia, che una creatura venga venerata come “Madre di Dio”, che per la Chiesa cristiana è verità di fede. Questa dichiarazione dogmatica risale al Concilio di Efeso del 431, dove venne affermata la natura umana e divina di Cristo.
Di conseguenza, Maria come Madre di Cristo è anche Madre di Dio: in Greco sarà Theotókos (da Theos: Dio e tikto: partorire; colei che partorisce Dio; in latino: Deipara (Deus: Dio e para: da partorire). In quanto Madre di Dio-Uomo, si può dire anche (Dei Genitrix: Madre di Dio). Penso sia utile sottolineare che se in Italiano il termine “madre” indica normalmente colei che genera, i termini greco e latino indicano solo colei che ha partorito. Distinzione formale che introduce al mistero: Maria ha dato alla luce, in “carne umana”, il Verbo, seconda persona della Trinità.

E’ interessante riflettere sul fatto che tra Cristo e Maria c’è uno scambio reciproco d’amore: Cristo dona a Maria la grazia della maternità, rendendola “piena di grazia”, mentre Maria dona  a Cristo l’umanità, per la quale diviene “vero Uomo”. Tra Cristo e Maria si instaura, quindi, un duplice vincolo, naturale e morale insieme, con la precedenza certamente del primo sul secondo.
Alla formazione del “corpo” di Cristo concorrono due aspetti fondamentali: lo Spirito Santo come causa principale e Maria come causa secondaria. Due, le conseguenze importanti che scaturiscono da questa singolare e ardita interpretazione: Maria è vera Madre di Gesù, e Gesù è vero Figlio di Maria.  

Liturgicamente la festa venne istituita dal Papa Pio XI, nel 1931, a ricordo del XV centenario del Concilio di Efeso; nel 1969 però è stata fissata la data attuale del 1° gennaio come Solennità della Santissima Maria Madre di Dio, anche come auspicio di bene per ogni uomo e modello per ogni cristiano. Con la celebrazione di questa Solennità si conclude l’ottava di Natale.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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