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Mattarella respinge le dimissioni di Draghi: tutto rimandato al 20 luglio

Ieri sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni del premier Mario Draghi e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni alle Camere affinché “si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi presso il Senato della Repubblica“.

La scelta di Mattarella – spiega in una nota il Colle – di mandare in Parlamento il governo Draghi risponde, nella visione del Quirinale, a un preciso dovere democratico e di trasparenza, dovuto al Paese“. Draghi aveva deciso di presentare le dimissioni a seguito della mancata presenza dei senatori M5s al voto di fiducia sul Decreto Aiuti.

La votazione in Senato, l’assenza dei pentastellati e la salita al Colle

Ripercorrendo la giornata politica di ieri l’Aula del Senato aveva confermato la fiducia al governo sul Dl Aiuti: 172 senatori avevano votato sì, mentre 39 i no e nessun astenuto. Ma il M5s non ha partecipato al voto risultando assente sia alla prima e che alla seconda chiama. Motivo che ha spinto il premier Draghi ha lasciare il Senato ed salire al Quirinale. Il faccia a faccia con Mattarella è durato poco meno di un’ora, in seguito il presidente del Consiglio ha fatto rientro a Palazzo Chigi.

Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più“, aveva chiarito il premier durante il Consiglio dei Ministri. Parole che qualche ora dopo sono state messe in pratica.

Sale l’attesa per il discorso di Draghi alle Camere: l’appuntamento è per mercoledì 20 luglio

Il premier dimissionario Mario Draghi, secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, durante la riunione del Cdm avrebbe detto ai ministri che mercoledì 20 luglio riferirà alle Camere. Questo perché lo stesso Draghi è atteso il 18 e il 19 luglio ad Algeri per il quarto Vertice Intergovernativo tra Italia e Algeria.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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