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Melanoma: casi aumentati del 37% negli uomini e del 24% nelle donne

ll sole che uccide colpisce più al Nord che al Sud.

L’estate è anche tempo di vacanze e maggior esposizione al sole, complici le temperature: la sensazione del calore sulla pelle regala un vero piacere ed aiuta a risolvere quei dolori che ci hanno accompagnati durante l’inverno. Eppure un periodo così bello può nascondere un nemico silenzioso, il melanoma. È un tumore della pelle che si sviluppa dalle cellule che producono lo stesso pigmento che favorisce l’abbronzatura, i melanociti.

Si osserva un netto aumento dell’incidenza in tutto il mondo, bisogna però tener conto anche della migliore capacità diagnostica di oggi rispetto al passato. Se osserviamo l’andamento dal 1940, data dell’inizio delle registrazioni epidemiologiche, ad oggi si nota un incremento annuale che oscilla tra il 3% ed il 5%, frutto della sensibilità delle raffinate diagnostiche che si sono evolute fino ad oggi.

Dunque questa maggior incidenza dovrebbe leggersi come un dato positivo, comprendendo buona parte di diagnosi precoci con ottime possibilità di trattamento. Le popolazioni più colpite sono di razza caucasica, di carnagione chiara, nelle nostre regioni ha avuto un significativo incremento tra i soggetti al di sotto dei 50 anni. In Italia le aree centro meridionali hanno un’ incidenza minore, probabilmente per le caratteristiche della pelle, più scura nelle regioni del Sud.

Il Covid non ha aiutato la prevenzione, purtroppo la paura del virus ha prodotto una netta riduzione delle visite specialistiche, una ridotta diagnostica precoce con una riduzione dell’intervento su lesioni sospette che si stima intorno al 25%. La diagnosi precoce è come sempre importantissima, un ritardo di qualche mese può fare la differenza sulla comparsa di metastasi e sul protocollo terapeutico.L’esposizione al sole è certamente una delle criticità, al di là dei fattori genetici, ma un’esposizione costante e prolungata nel tempo, priva di scottature riduce i rischi, come si osserva nel centro sud, mentre esposizione intense e brevi, tipo sole vacanziero, con scottature per eccessiva esposizione al sole, favoriscono lo sviluppo del melanoma

melanoma

Regole per esporsi al sole in sicurezza

L’agognata esposizione al sole deve osservare regole ben precise. È assolutamente necessario proteggersi con creme solari di protezione 50, stando molto attenti a come distribuirle, un velo di crema non protegge, deve essere distribuita generosamente, e se necessario ripetere la manovra dopo il bagno.

Non disdegnare il cappellino o il cappello di paglia a larghe tese stile anni 60 per le signore, protegge e continua ad avere un fascino particolare. Purtroppo il melanoma colpisce anche gli occhi, quindi indossare occhiali da sole ed evitare l’esposizione nelle ore più calde. Il sole migliore è quello del mattino fino alle 11.00 e quello del pomeriggio, dopo le 17.00.

Un aspetto da ricordare è che le radiazioni UV, responsabili della possibile comparsa della neoplasia non sono solo solari, ma appartengono anche alle lampade o lettini solari cui si fa uso prima dell’estate per prepararsi all’esposizione al sole in spiaggia. Negli anni ’90 era diventata una moda, ora quasi del tutto ignorate. Le persone che fanno uso dei lettini solari sono generalmente quelle che hanno una pelle chiara e che temono di bruciarsi al mare. Purtroppo questa abitudine invece di proteggere può essere la causa del problema.

Da precisare che il melanoma non compare l’anno stesso o l’anno seguente l’esposizione, ma può rimanere latente per 20 o 30 anni.Importante non esporre i bambini piccoli, in particolare prima dei 6 mesi, al sole diretto e comunque nelle ore ad alto rischio. Con questo non bisogna criminalizzare ma rispettarlo ed esporsi ai suoi raggi con consapevolezza.

Un dato positivo è la riduzione dell’incidenza nei nati dal 1970 in poi, probabilmente per via delle campagne di sensibilizzazione che hanno incrementato i controlli periodici dermatologici per mappatura nei, che sono certamente uno degli strumenti più efficaci per la lotta al melanoma.

Uno studio comparso recentemente sulla rivista scientifica Nature ha dimostrato che l’esposizione al sole in soggetti affetti da melanoma possa favorire la comparsa di metastasi. Ne è responsabile una proteina chiamata allarmina, che viene rilasciata da cellule danneggiate, in particolare rilasciata dalle cellule del melanoma in seguito ad un danno da calore dei raggi solari. Nell’area di lesione convergono cellule del sistema immunitario (linfociti neutrofili) che inducono la produzione da parte delle cellule del melanoma di un fattore di necrosi tissutale, che a sua volta induce le cellule di melanoma a diffondersi.

Memorandum

Se l’esposizione ai raggi solari può diventare un fattore di pericolo per la salute non bisogna però privarsi di una fonte di energia e di piacere così importante, basta solo utilizzarla al meglio seguendo qualche accorgimento riassunto di seguito:

  • Cercare di sapere quale tipo di pelle si ha, la sua resistenza al sole, esistono cinque fenotipi diversi, sostanzialmente maggior attenzione con pelle chiara;
  • Evitare se possibile i lettini abbronzanti, potrebbero indurre lo sviluppo del melanoma;
  • Usare sempre una protezione solare, ricordandosi di rinnovarla dopo un bagno o dopo circa due ore;
  • Attenzione all’esposizione dei bambini, mai sole diretto ai neonati e bambini con carnagione chiara che dovrebbero essere protetti con indumenti;
  • Oggi Internet lo permette: tener conto delle previsioni del sole ed evitare i momenti della giornata a rischio.

E con le dovute precauzioni ancora buon sole a tutti!

Cristina Baron

Nata a Brescia, a 18 anni mi sono trasferita a Londra per un periodo. Al ritorno ho conseguito a Milano la laurea in Scienze Politiche con indirizzo internazionale pubblicistico. Vivo a Torino da 30 anni ed ho un figlio. Mi sono sempre occupata di scrittura anche ricoprendo ruoli imprenditoriali. Ho scritto e pubblicato due romanzi e ne ho altri nel cassetto. Il mio lavoro, la mia vita sono da sempre accompagnati da incessante curiosità ed inguaribile passione.

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