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Mercantile disincagliato a Bari evita disastro ambientale

BARI. Ieri era stato ruotato con la prua posizionata verso il largo il mercantile turco Efe Murat incagliato a circa 200 metri dal lungomare sud di Bari dopo la mareggiata del 23 febbraio scorso. I 300 metri cubi di sedimenti lo bloccavano, mentre i rimorchiatori avevano già provato a indirizzarlo verso il porto, ma senza successo.

Le procedure, discusse giorni addietro, stabilivano che i tecnici olandesi, per conto dell’armatore turco, avrebbero lavorato sullo spostamento di alcuni liquidi a bordo del mercantile per favorire il pescaggio di poppa, e poi smuovere il fondale per spostare i sedimenti e scavare.

La notizia di oggi fa ben sperare: la nave è stata disincagliata e trainata al largo, per essere spostata in porto e attraccata al molo san Cataldo a seguito di verifiche tecniche in corso. «È stato evitato un disastro ambientale», così ha commentato su Facebook il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Le manovre di disincaglio sono proseguite tutta la notte, e la nave è stata liberata attorno alle ore 5.30 di questa mattina, con l’arrivo del picco di alta marea. Due potenti rimorchiatori hanno prima fatto ruotare la prua della nave di 180 gradi, continuando a farla ruotare di pochi gradi a destra e a sinistra e spostandola verso il largo sino a che, all’alba, anche la poppa si è liberata.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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