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Messi, il padre compra casa a Milano. È possibile l’approdo in un club italiano?

La notizia sportiva del giorno è quella che riguarda il sei volte Pallone d’Oro Lionel Messi: nello specifico è trapelata la notizia che il padre del numero diez argentino sarebbe prossimo ad acquistare casa a Milano nel quartiere di Porta Nuova e dovrebbe trasferirsi in Italia da agosto. L’indiscrezione è stata lanciata dal giornalista Rai Filippo Grassia, che ha raccontato come Jorge Messi, che gestisce gli aspetti finanziari della carriera della Pulce, stia per ottenere la residenza nel capoluogo lombardo.

Una decisione che molti esperti ipotizzano sia stata presa solo ed esclusivamente per questioni legate alle agevolazioni previste dal fisco italiano. Dal 2017 in Italia è entrata in vigore una legge (la 24bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) che agevola in termini fiscali una nuova residenza nel Belpaese. Permette a tutte le persone con alto reddito che si trasferiscono in Italia (o agli italiani che hanno trascorso almeno 9 anni sugli ultimi 10 all’estero), di applicare una tassa fissa di 100mila euro di tutti i proventi da fonte estera.

Ma ci sono alcuni particolari interessanti che fanno sognare i tifosi italiani, sopratutto quelli di Inter e Juventus, i due club italiani che più di tutti potrebbero sostenere il peso economico derivato dall’eventuale acquisto del campione blaugrana. Il primis la nuova residenza della famiglia Messi si trova nelle vicinanze della sede nerazzurra, un particolare all’apparenza di poco conto che però mette ‘la pulce’ nell’orecchio di molti appassionati sportivi.

Messi Milano

Un’altro dettaglio su cui molti si sono soffermati è il periodo non idilliaco del fuoriclasse argentino al Barcellona: la vittoria della Liga è sfumata in maniera a dir poco rocambolesca, i blaugrana erano stati in vetta alla classifica fino alla 29esima giornata, ad opera di un Real Madrid autore di una vera e propria remuntada, il rapporto tra ‘la Pulce’ e il tecnico Quique Setien non è mai decollato e va sottolineato che anche quello col presidente Baromeu è ai minimi storici, non è un caso che le trattative per il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2021, siano state improvvisamente interrotte.

A questo punto, nel caso in cui il fenomeno argentino decidesse di cambiare aria, ci si domanda quali sarebbero i costi di un’operazione del genere e sopratutto se ci sarebbe una società italiana disposta ad accollarsi un’esborso economico di notevole impatto.

Teniamo presente che attualmente l’attaccante del Barça da contratto può esercitare entro il 30 giugno una clausola che gli permette di liberarsi dal proprio club senza incorrere in sanzioni economiche. Ma rimane pur sempre la clausola da 700 milioni di euro, una cifra che nemmeno gli sceicchi arabi, i petrolieri russi o gli imprenditori cinesi sarebbero in grado si permettersi. Senza dimenticare che con l’esborso di una cifra monstre di queste proporzioni i paletti del fair play finanziario imposti dalla Uefa andrebbero letteralmente a farsi friggere. A questo punto bisognerebbe considerare l’ipotesi, come nel passaggio di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, che il Barcellona si accontenti di una cifra intorno ai 100 milioni di euro piuttosto che perdere il giocatore a parametro zero tra un anno esatto.

Messi Milano

Poi va considerato che l’enturage del giocatore potrebbe chiedere una commissione, paragonandola ipoteticamente a quella richiesta da Jorge Mendes nella trattativa CR7, che potrebbe aggirarsi intorno ai 12/15 milioni. In seconda battuta la spesa più rilevante oltre il costo del cartellino è quella relativa all’ingaggio: secondo la Gazzetta dello Sport lo stipendio sarebbe pari a 75 milioni lordi e a circa 40 milioni netti, ma nel caso in cui la cifra del salario salisse a 50 milioni netti, si dovrebbe ipotizzare uno stipendio lordo annuo compreso tra gli 80 e i 90 milioni.

Il costo totale dell’operazione Cristiano Ronaldo è gravata sulle casse bianconere per un totale di circa 380 milioni, che divisa nei quattro anni di contratto è costata circa 96 milioni di euro all’anno. Il costo dell’operazione Messi supererebbe di poco quella dell’attaccante portoghese: nel caso in cui il costo del cartellino e della relativa commissione degli agenti fosse stimata in 115 milioni e lo stipendio lordo annuo fosse di 75 milioni, il costo totale dell’operazione sarebbe di 415 milioni, che suddivisa in 4 anni di contratto peserebbe sulle casse del nuovo club per 103,75 milioni annui. Mentre nel caso in cui lo stipendio annuo lordo fosse di 90 milioni, il nuovo club della Pulce dovrebbe sborsare 118,75 milioni a stagione.

Messi Milano

Come per l’operazione Ronaldo, quella relativa a Messi potrebbe portare ad una serie di impatti positivi nella voce ricavi, come ad esempio la crescita dei ricavi commerciali che potrebbe essere stimata in almeno un 30% in più rispetto a quelle attuali, in quelle dei ricavi dai proventi derivanti dallo stadio, in particolar modo se si applicasse un’aumento del costo di abbonamenti e biglietti, si potrebbe beneficiare di un’aumento negli introiti derivanti da eventuali nuove sponsorizzazioni o rinnovo al rialzo di quelli in essere. Inoltre la nuova squadra di Messi potrebbe vedere aumentare il numero dei tifosi in tutto il mondo e vedere aumentare vertiginosamente il proprio impatto sui social network, anche da quest’ultimi si possono ricavare introiti non di poco conto.

Va inoltre evidenziato che il raggiungimento delle fasi finali della prossima Champions League, se non addirittura la vittoria finale, aiuterebbe notevolmente l’ammortamento del giocatore grazie ai premi riconosciuti dalla competizione.

Al netto di queste considerazioni, forse l’unico team che potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di ingaggiare il talento argentino è l’Inter, se non altro perché non ha già a bilancio un’altra star del calibro di Ronaldo. Inoltre potrebbe cedere Lautaro Martinez allo stesso Barcellona per poter ammortizzare, almeno in parte, l’impatto economico di un’operazione di questa portata. Inoltre non è escluso che i nerazzurri possano cedere altri giocatori per fare cassa e realizzare un sogno che fino a ieri sembrava impossibile.

Mentre per la Juventus l’unica ipotesi possibile per prendere Messi sarebbe quella di cedere l’attuale numero 10 bianconero Dybala e puntare tutto sul diez argentino per eccellenza. A prescindere dal fatto che tra Paulo (26 anni) e Lionel (33 anni) ci sono 6 anni di differenza e che l’impatto economico di un’eventuale rinnovo di contratto della “Joya” bianconera a 12 milioni l’anno non peserebbe come i 50 della “Pulce”, sarebbe complicatissimo per il club torinese sostenere lo stipendio di due superstar del calcio mondiale come CR7 e Messi. Senza considerare le eventuali scintille che potrebbero scaturire da due campionissimi di questo livello, che nel corso della carriera sono sempre stati rivali.

Sarebbe stupendo sognare di avere in squadra due extraterrestri del football che insieme hanno conquistato la bellezza di 11 Palloni d’Oro: sarebbe la prima volta nella storia che un club potrebbe fregiarsi di un tale onore.

A questo punto una domanda sorge spontanea: quando si vocifera di grandi acquisti in Serie A si parla sempre di Juventus e di Inter, ma cosa ci fa Leo con la maglia del Milan in compagnia di Zaccardo? Tranquilli, è una foto relativa ad una partita di Champions, di qualche anno fa, tra Milan e Barcellona. Sognare non costa nulla, anche per quelli che Messi non se lo possono permettere.

Carlo Saccomando

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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