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Migranti, Bernini: “Il ripristino di un ‘Malta bis’ fallimento annunciato”

La questione dell’immigrazione clandestina rimane uno temi principali sul quale il Governo Draghi è chiamato a trovare una soluzione in tempi rapidi. Come era prevedibile anche nella primavera di quest’anno il numero degli sbarchi illegali sulle coste italiani è aumentato: dal 1° gennaio ad oggi sono 12.894 le persone approdate, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2020 secondo il dati del Viminale, e i decessi sarebbero oltre 500.

E considerando che nel 2020 gli approdi sono stati il triplo rispetto a quelli del 2019 (34.154 contro gli 11.471 dell’anno precedente) è facile prevedere che se il rimo degli sbarchi non dovesse subire una battuta d’arresto il 2021 potrebbe diventare l’anno con il maggior numero di migranti clandestini giunti in Italia dal 2018 al oggi. Di questo passo il rischio maggiore è quello di mandare al collasso le strutture di accoglienza, quella di Lampedusa in primis, che non riescono a gestire un flusso di arrivi così massiccio.

Ad esempio tra l’11 e il 12 maggio di quest’anno sono sbarcate oltre 2mila persone: numeri difficilmente gestibili in un momento molto delicato dal punto di vista sanitario come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia e che rischiano di mettere a serio repentaglio la salute pubblica dei cittadini ma soprattutto degli stessi migranti.

Anna Maria Bernini - questione migranti
Anna Maria Bernini (Facebook)

L’Europa non sembra ancora pronta a mostrare ‘vera’ solidarietà

Sul tema è intervenuta la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, che ha lanciato un appello all’Europa condiviso dalla gran parte dei partiti: “La questione dei flussi migratori deve diventare una questione comunitaria, e questo è l’unico punto su cui c’è un comune sentire tra le forze politiche“.

Mentre sulla questione del ripristino temporaneo e su base volontaria dell’accordo di Malta, come richiesto in via emergenziale dalla ministra degli Interni Luciana Lamorgese all’Ue, l’dea della Bernini è molto chiara: “Ci vuole realismo prima della prevista e prevedibile ondata dei prossimi mesi: la soluzione non può essere il ripristino dell’accordo di Malta, rivendicato impropriamente come un successo perché avrebbe dovuto rendere permanente la relocation tra i Paesi firmatari“.

Secondo Forza Italia l’accordo di Malta, firmato nel settembre del 2019, non ha funzionato e non avrebbe apportato alcun vantaggio. La conferma sta nei numeri forniti dal portavoce della Commissione europea: dal 2018 sono stati solo 1273 i trasferimenti di richiedenti asilo dall’Italia verso altri Stati membri, più o meno la metà dei migranti sbarcati a Lampedusa nell’ultimo fine settimana.

Anche Matteo Villa, dell’Osservatorio migrazioni dell’ISPI, ha sottolineato come i trasferimenti volontari avvenuti immediatamente dopo la firma del trattato non abbiano risolto il problema: “Tra ottobre 2019 e marzo 2021, con gli accordi di Malta l’Italia ha ricollocato circa 990 persone su 44.300 sbarcati, il 2,2% del totale. Non è colpa nostra, sia chiaro, ma forse chiedere solidarietà che poi non si palesa è come puntare tutto su un piano A senza avere un piano B“.

Per Anna Maria Bernini l’unica strada da percorrere per combattere il fenomeno dell’immigrazione clandestina consiste nel troncare sul nascere il business aberrante dei vecchi e nuovi trafficanti di esseri umani, questo perché l’Europa non sembra pronta a mostrare una vera, e purtroppo ancora troppo improbabile, solidarietà.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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