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Milan, “Piatek” servito per sfatare la maledizione della maglia numero nove

MILANO. Ieri giornata attiva per il mercato rossonero, con visite mediche e presentazione ufficiale per il nuovo acquisto Krzysztof Piatek, attaccante polacco ventitreenne ex Genoa, che ha all’attivo uno score di 19 reti in 21 partite tra campionato e Coppa Italia. Ha stipulato un contratto, che lo legherà al Milan sino a giugno 2023, forte di un ingaggio di circa 2 milioni a stagione. Il costo totale dell’operazione è di 35 milioni di euro.

Per il popolo milanista oggi è il giorno delle cosiddette “Sliding doors” : per un attaccante giovane e di belle speranze che arriva, un altro dall’esperienza consolidata, e vincitore di numerosi trofei, come Gonzalo Higuain che se ne va. L’attaccante argentino approda in Premier League, indosserà la casacca Blues del Chelsea e si metterà a disposizione del tecnico Maurizio Sarri, che lo valorizzato nei tre anni trascorsi a Napoli. Gonzalo ha scelto la maglia n°9, particolare quasi scontato.

Il numero di maglia lasciato vacante in rossonero dall’argentino però non finirà sulle spalle del nuovo arrivato, anche perché il numero nove nella storia calcistica recente non ha mai portato fortuna. Infatti dalla stagione 2012-13 , dopo l’addio al calcio di Pippo Inzaghi, è sempre stata avara di soddisfazioni per chi l’ha indossata, tanto da poterla definire una sorta di “maledizione del Diavolo“. L’elenco di chi ha subito i suoi influssi negativi è lungo: Pato, Matri , Fernando Torres, Luis Adriano, Lapadula, André Silva sino ad arrivare ad un campione navigato del calibro di Higuain. Non sappiamo come sia maturata la decisione di Piatek, sta di fatto che in molti hanno apprezzato la sua scelta.


Il giovane bomber durante la presentazione ha confessato “Da giovane ero un tifoso del Milan. E’ un sogno che si avvera. Essere seduto qua vicino a grandi leggende come Maldini e Leonardo è un grande onore. Spero di poter dimostrare il mio talento in ogni partita. Potrei dire qualsiasi cosa in questo momento, ma tutto si deciderà sul campo”. In merito al raggiungimento del quarto posto e del tanto desiderato piazzamento in Champions League è stato esplicito “Sono pronto e farò di tutto per far arrivare al Milan in Champions”. 

Adesso la parola passa al campo e “il pistolero” avrà subito la possibilità di dimostrare il suo valore anche in una squadra che punta ai vertici e riuscire anche nell’impresa di sfatare la maledizione del classico numero dei grandi bomber.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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