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Miradossa: “Sono convinto che Pantani sia stato ucciso”

ROMA. II caso della morte di Marco Pantani continua ad essere al vaglio della Commissione parlamentare antimafia. Oggi (martedì 7) è stato sentito Fabio Miradossa, che ha patteggiato una condanna per spaccio nella vicenda. “Marco l’ho conosciuto poco prima che morisse, di certo non mi è sembrato una persona che si voleva uccidere – ha detto Miradossa rispondendo al senatore Giovanni Endrizzi del Movimento 5 Stelle – . Marco è stato ucciso. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato. Qualcosa stava facendo per arrivare alla verità, questa però è una mia convinzione“.

Fabio Miradossa ha anche sottolineato come il campione romagnolo era in possesso di 20 mila euro in contanti che non sono mai stati trovati: “Lo so – sottolinea – perché me li doveva portare. Io però quei soldi però non li ho avuti e non sono stati trovati in camera. L’ho sempre detto al Pm, ‘cercate i soldi’, ma non sono mai stato creduto. Ho dovuto patteggiare, hanno creduto che i soldi li avessi presi io. Sono stato accusato di spaccio e omicidio colposo”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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