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Morto Alberto Bauli, ideatore del celebre pandoro

È morto il fondatore e incontrastato re del Pandoro. Alla soglia degli 80 anni è deceduto nella sua Verona Alberto Bauli, uno degli imprenditori italiani più solidi e preparati: un autentico capitano d’industria contemporaneo. Con lui si conclude un capitolo di storia, ma l’impero dolciario Bauli continua perché ha saputo creare solide basi imprenditoriali di continuità familiare, non cedendo alle facili lusinghe finanziarie, che ha distrutto imprese italiane importanti.

La Bauli è stata fondata negli anni ’30 da Ruggero, padre di Alberto, prima come grande forno nel centro della città scaligera situato nei pressi dell’Arena, poi facendola diventare vera e propria industria del pandoro, grazie all’ingresso in azienda del figlio Alberto avvenuto all’inizio degli anni ’60. Da quel momento quella della Bauli diventa un’ escalation di successi, che portarono la Bauli ad acquisire Doria, produttrice dei biscotti “Bucaneve”, poi gli storici marchi dei panettoni dell’Iri: Motta e Alemagna, comprandoli da una multinazionale come Nestlè.

Morto Alberto Bauli

In seguito, nell’ultimo decennio vi è stato l’acquisto della Bistefani, produttrice dei famosi “Krumiri“. Così la società veronese ha diversificato la propria produzione, creando un grande complesso industriale all’ingresso di Verona, portando gli ultimi fatturati a sfiorare i 500 milioni di euro.

Pur rimanendo attivo sia nell’associazionismo imprenditoriale veneto, dove Alberto Bauli è sempre stato un preciso e importante punto di riferimento, sia nella vita dell’azienda che porta il suo nome, un paio di anni fa ha passato le redini del comando al nipote Michele, che ha lo stimolante ed impegnativo compito di portare avanti una società prestigiosa, che ha cuore e cervello a Verona, ma stabilimenti in varie parti del mondo, dove i suoi dolci sono conosciuti ed apprezzati, nel segno di un made in Italy di successo.

Mel Menzio

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