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Napoli, il “rifiuto selvaggio”invade la città, cumuli e sacchetti

NAPOLI. La città di Pulcinella non è nuova alle emergenze dovute all’immondizia, scoprirne e debellarne i motivi lo lasciamo al dinamico e battagliero sindaco De Magistris che si trincera dietro alla consueta e ormai logora dichiarazione “Non c’è nessuna emergenza rifiuti” beato lui… L’immondizia è dappertutto: dai Decumani al Vomero, da Chiaiano a Salvator Rosa, da Pianura al Petraio, da Corso Vittorio Emanuele a Santa Teresa degli Scalzi, da Montesanto a Soccavo: Napoli è un’enorme carta sporca. Qualche esempio dei più grotteschi: a Santa Chiara, nella discarica sul percorso dei turisti, qualcuno ha buttato un motorino nel mezzo dei sacchetti non raccolti. Pochi passi più sotto, ai Banchi Nuovi, i cittadini si sono armati di scopa e paletta per allontanare il tanfo. 

Cumuli di rifiuti davanti all’ingresso della scuola Pertini del rione Don Guanella, a Napoli: a terra, tutto intorno alle campane per la plastica e metalli, ci sono sacchetti abbandonati che non sono stati raccolti. La fotografia è stata diffusa su Facebook da un utente che ha denunciato così la situazione di mancata raccolta nel quartiere che ricade nell’Ottava Municipalità.  La raccolta, in città, prosegue a rilento, anche a causa di una maggiore produzione legata ai giorni di Natale e alla massiccia presenza di turisti, con una giacenza di alcune centinaia di tonnellate di rifiuti. Anche a Napoli est, in via Fausto Coppi, sono presenti cumuli di rifiuti non raccolti. Ingombranti abbandonati in strada si trovano in via Masoni e, sempre nella zona nord della città, altre criticità sono state segnalate anche in corso Secondigliano.  Non è diversa la situazione in centro dove, in via dei Tribunali, dove ci sono resti di ingombranti abbandonati e anche al Vomero ci sono criticità. Certo la bella Napoli meriterebbe un altro vestito, un’altra cartolina. Una città bellissima storicamente e geograficamente, si perchè Napoli come cantava Pino Daniele “è na carta sporca” ma Napoli è anche”mille colori”. Ed è la Napoli che tutti noi amiamo e che vorremmo vedere.

Giuseppe Muri

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