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Napoli, tornano i capolavori di Rubens, Van Dyck e Ribera

NAPOLI. Proseguirà sino al 7 aprile 2019 la mostra Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe che riporta eccezionalmente a Palazzo Zevallos Stigliano la prestigiosa collezione appartenuta, prima di essere dispersa, alla famiglia Vandeneynden e, successivamente, ai principi Colonna di Stigliano che abitarono nella sontuosa dimora di via Toledo dagli ultimi decenni del Seicento. Si tratta di capolavori provenienti da musei italiani e stranieri, grazie a prestiti eccezionali, ritornano a Napoli, per la prima volta nelle stanze dello stesso Palazzo dove a lungo in passato furono custoditi.

Un’esposizione,  inaugurata il 5 dicembre e curata da Antonio Ernesto Denunzio, che brilla per originalità, ricerca, dimensione internazionale e messa a punto dopo lunghi studi che hanno permesso di approfondire e ricomporre “la collezione del principe”, questa inedita esposizione ha il sapore del “ritorno a casa” di opere straordinarie, nel contesto in cui oltre tre secoli fa furono raccolte per poi essere ammirate. Stretti rapporti di parentela legavano la famiglia Vandeneynden a quelle di diversi artisti delle Fiandre attivamente impegnati anche nel mercato dell’arte.

Questa fitta rete di relazioni, di cui furono partecipi anche Rubens e Van Dyck, favorì la formazione della raccolta che annoverava il meglio della produzione italiana e fiamminga del tempo, esempio dei rapporti artistici e culturali che intercorsero a lungo tra il Nord e il Sud del Vecchio continente. La collezione vantava opere tuttora celebri, come il Banchetto di Erode di Rubens (ora a Edimburgo), e ancora esemplari di Anthony van Dyck, Aniello Falcone, Luca Giordano, Mattia Preti, Jusepe de’ Ribera, Salvator Rosa, Massimo Stanzione, Guercino, Annibale Carracci, Jan Brueghel, Jan Miel, Andrea Vaccaro, numerose nature morte nonché paesaggi e battaglie di altri maestri fiamminghi.

Con il curatore Denunzio hanno collaborato Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo, con la presenza come consultant curator di Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra. L’iniziativa si avvale inoltre di un prestigioso comitato scientifico che annovera, tra gli altri, Christopher Brown, Aidan Weston Lewis, Gert Jan van der Sman, Keith Sciberras, Maria Cristina Terzaghi.

Orari di visita.  Da martedì a venerdì dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18:30). Sabato e domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19:30).
Chiuso il lunedì. Aperture straordinarie:  8, 17, 24, 26 e 31 dicembre 2018; 1 e 6 gennaio 2019. Prolungamento orario di apertura fino alle 20:00: dal 26 dicembre al 5 gennaio (escluso il 24 dicembre dalle 10 alle 17 e il 31 dicembre dalle 10 alle 15).

Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale www.gallerieditalia.com.

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